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Coldiretti: in manovra servono più risorse per credito imposta 4.0

Coldiretti: in manovra servono più risorse per credito imposta 4.0

Prorogare per 2026 anche credito imposta Zes agricola

Roma, 20 nov. (askanews) – Coldiretti e Filiera Italia, presenti al tavolo di confronto convocato al ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), alla presenza del ministro Adolfo Urso, del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, del ministro per gli Affari Europei Tommaso Foti, sostengono l’importanza del riconoscimento del credito di imposta 4.0 in favore delle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Ma sottolineano che restano insufficienti le risorse stanziate dalla manovra di bilancio, pari a 2.100.000 euro per l’anno 2026, che consentirebbero di agevolare solo pochissimi investimenti.

“Occorre – rimarca il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – che durante l’esame del disegno di legge di bilancio in sede parlamentare venga incrementato il limite di spesa previsto, per arrivare ad uno stanziamento utile ad assicurare l’efficacia della misura, sostenendo un numero adeguato di investimenti”.

Coldiretti e Filiera Italia sottolineano anche la necessità di prorogare per il 2026 il credito d’imposta ZES agricola. Per la Confederazione agricola si tratta di uno strumento strategico per sostenere la crescita e la competitività dei territori ricadenti nella ZES, rafforzando il ruolo dell’agricoltura come motore di sviluppo economico, occupazionale e ambientale.

Confermata anche la preoccupazione per la norma che introdurrebbe dal primo luglio 2016 il divieto di compensare i crediti d’imposta con i debiti previdenziali e contributivi, che impatterebbe negativamente sull’intero sistema produttivo del settore agricolo in quanto, aumentando l’onere per l’acquisto di nuovi macchinari, comporterebbe un arresto del processo di modernizzazione delle imprese agricole.

“Per quanto riguarda poi la transizione 5.0 che coinvolge soprattutto aziende agricole che non applicano la tassazione catastale e le industrie di trasformazione – ha dichiarato Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia – presente all’incontro, accogliamo con favore la disponibilità del Governo a consentire alle imprese di poter ancora prenotare il credito d’imposta 5.0 (al momento solo fino al 27/11) per gli investimenti pianificati e l’estensione al 2027 dell’iperammortamento”.