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Coldiretti: Lollobrigida accoglie nostre richieste su grano duro

Coldiretti: Lollobrigida accoglie nostre richieste su grano duro

Lunedì Ismea pubblicherà i costi medi di produzione da Nord a Sud

Roma, 26 set. (askanews) – Coldiretti esprime soddisfazione per l’impegno assunto dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida sui temi al centro della protesta. Il ministro questa mattina aveva accolto la richiesta di incontro da parte del presidente e del segretario di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, che è poi avvenuto a Palazzo Chigi. Durante l’incontro, il ministro si è collegato in diretta con le piazze della protesta per il grano duro confermando ai 20mila agricoltori l’intenzione di accogliere il documento di proposte di Coldiretti.

Per Coldiretti, è positivo l’annuncio del ministro sulla pubblicazione che sarà fatta lunedì dei costi medi di produzione Ismea, per il Sud e per il centro Nord. Uno strumento essenziale per dare certezze, rafforzare i controlli e applicare in modo pieno la legge contro le pratiche sleali. Ma Coldiretti sottolinea che i costi di produzione “non possono essere il prezzo: serve garantire un margine adeguato all’agricoltore, perché produrre sotto costo come sta avvenendo ora mette a rischio il futuro delle aziende e del Made in Italy”.

Bene anche l’impegno a istituire la Commissione Unica Nazionale (CUN) sul grano duro, richiesta di Coldiretti per superare le borse merci locali, fermare le speculazioni e costruire un meccanismo trasparente e partecipato di formazione del prezzo. Coldiretti accoglie, inoltre, con favore l’annuncio di 40 milioni da destinare ai contratti di filiera, che rappresentano oggi lo strumento più concreto per dare stabilità e reddito agli agricoltori, coinvolgendo anche il mondo dei pastai in un impegno condiviso per la qualità e la trasparenza.

Tra cori, striscioni e bandiere gialle, in 20mila sono stati gli agricoltori, secondo Coldiretti, a scendere in piazza da Bari a Palermo, da Cagliari a Rovigo fino a Firenze. Tra gli slogan “Basta ai trafficanti di grano” “Non svendiamo il grano italiano”, “Giù i prezzi, giù l’agricoltura”, e “Senza agricoltori non c’è cibo”.

Tra i punti salienti del documento Coldiretti anche la richiesta di bloccare le importazioni sleali, a tutela della salute e della qualità e il tema della reciprocità delle regole. È stata ribadita anche la necessità di un obbligo europeo sull’indicazione dell’origine del grano sulla pasta, come già ottenuto in Italia grazie alla pressione di Coldiretti. Infine, è emersa con forza la richiesta di investimenti in ricerca, innovazione e stoccaggi strategici, per dare prospettiva alla cerealicoltura italiana, migliorare la gestione dell’acqua e garantire riserve alimentari che mettano al riparo da speculazioni e crisi geopolitiche.