Secondo quanto previsto nella bozza del decreto lavoro, si procederà con il raddoppio da 1.500 a 3.000 euro della soglia dei contributi deducibili dal reddito
Oggi i contributi previdenziali e assistenziali versati per colf e badanti, per la parte a carico del datore di lavoro, sono deducibili dal reddito complessivo ai fini Irpef del contribuente nel limite massimo di circa 1.500 euro.
Colf e badanti, più agevolazioni, cosa prevede la bozza del decreto
Nella bozza del decreto, articolo 39, si legge che l’asticella verrà portata a quota tremila euro e che la disposizione verrà applicata a partire dal periodo di imposta 2023.
Quest’anno, sulla spinta dell’inflazione, i salari minimi degli assistenti domestici, hanno fatto un alto del 9,2 per cento. Per questo motivo, il governo punta ad ampliare la deduzione fiscale delle spese e anche in funzione di contrastare il fenomeno del lavoro nero.
Nel settore il tasso di irregolarità raggiunge il 52,3% per gli occupati, il 52,4% per le unità di lavoro.
Quanto costa una badante
Per una badante regolarmente contrattualizzata oggi si arriva a spendere più di 1.600 euro al mese. Sempre secondo quanto rilevato dal Censis, 8 famiglie su 10 (oltre l’80%) hanno dichiarato di preferire una prestazione universale in denaro commisurata all’effettivo fabbisogno assistenziale, con la previsione di una maggiorazione in presenza di personale domestico regolarmente assunto, rispetto all’importo dell’attuale indennità di accompagnamento senza vincoli di utilizzo.