MESSINA – È stato scongiurato il rischio di un aumento delle tariffe del 10% di traghetti e aliscafi precedentemente previsto da e per le Isole minori a partire dal 1° aprile, decisione che era stata presa dalle compagnie Caronte & Tourist Isole Minori e Liberty Lines.
Si è evitato così un incremento che, sommato agli aumenti avvenuti a partire dall’inizio del 2022, avrebbe prodotto un’impennata complessiva del 72%, particolarmente dura soprattutto considerando, invece, il contestuale taglio al numero delle corse e alla qualità generale del servizio. Per queste ragioni, nei giorni scorsi, all’esito della riunione tenuta presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani ha annunciato che, grazie al confronto con il ministro dei trasporti Matteo Salvini e il viceministro Edoardo Rixi, è stato bloccato l’aumento delle tariffe dei trasporti marittimi.
L’aumento avrebbe causato notevoli disagi ai residenti
“È stato possibile evitare un incremento che avrebbe causato notevoli disagi ai residenti, ai pendolari e ai turisti, tutelando così il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale”, ha dichiarato Schifani, sottolineando la “gestione attenta e risolutiva” della vicenda.
La questione avrebbe generato a cascata diverse criticità anche nei confronti degli operatori del settore, come Federalberghi, Federconsumatori e Confimprenditori, e le istituzioni dei singoli Comuni, che avevano infatti registrato la notizia con grande apprensione, preoccupati per le conseguenze negative che l’aumento avrebbe generato soprattutto in vista dell’imminente inizio della stagione turistica.
Al QdS il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo
Ha parlato al QdS il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, in riferimento al mancato confronto con gli Enti locali prima dell’apertura di un tavolo tecnico con il Ministero dei Trasporti. “Le economie insulari – ha dichiarato il sindaco – soffrono particolarmente la stagionalità. Durante l’inverno alcune isole si spopolano completamente e questo aspetto, di per sé considerato, penalizza l’economia di questi territori. Se a questo aggiungiamo un aumento dei prezzi per gli spostamenti che i cittadini sono spesso costretti a fare, è chiaro che l’economia locale subisca una batosta. Se io abito in un luogo ‘disagiato’, devo quantomeno avere la possibilità di accedere a dei prezzi privilegiati, invece accade che acquistare il biglietto di un traghetto corrisponda a prendere un volo intercontinentale. Le difficoltà che stanno affrontando le compagnie marittime non possono essere scaricate totalmente sui cittadini delle isole minori. Anche per questo come Amministrazione abbiamo redatto moltissimi documenti destinati alla Regione e allo Stato”.
“Uno dei principi sanciti dalla nostra Costituzione – ha concluso il primo cittadino – è quello della concertazione tra gli enti rappresentativi del territorio. La mancata consultazione tra la Regione e gli Enti locali rappresenta una violazione totale di questo principio. La legge costituzionale 7 novembre 2022, n. 2, ha modificato l’art. 119 Cost., aggiungendo un nuovo comma che recita: ‘La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità’”.
Il sindaco Riccardo Gullo, evocando questo principio sancito nella Carta costituzionale, ha lanciato un appello: le istituzioni devono lavorare in sinergia per dare concreta applicazione a quanto stabilito dalla legge, per far sentire la presenza dello Stato ai cittadini e per tutelare loro e l’economia delle isole minori siciliane.
Il pensiero del sindaco, e con lui quello di tanti amministratori locali, sembra quindi aver trovato ascolto. Resta adesso da capire se questo intervento rappresenterà solo una soluzione temporanea o se invece segnerà, finalmente, l’inizio di una pianificazione strutturata che metta davvero al centro le esigenze delle comunità insulari.

