Mancano le navi, iniziano a scarseggiare i materiali e l'accumulo dei rifiuti rischia di creare un pericolo sanitario nelle Isole.
Esprimono “seria preoccupazione” i sindaci delle Isole minori dopo la sospensione dei servizi di collegamento integrativi da parte della Caronte & Tourist avvenuta questa settimana. Questo sta comportando una perdita di circa due corse di navi verso a dalle isole sulle quattro previste giornalmente con una conseguente carenza di posti per le merci, ritardi e scarsità di materiali essenziali e di cibo con un relativo aumento incontrollato dei costi.
In un comunicato stampa congiunto firmato dai sindaci delle Isole Eolie, Pantelleria, Ustica, Egadi e Lampedusa, i primi cittadini chiedono un intervento immediato da parte della Regione. “Tale interruzione – si legge nel comunicato – sta causando alle nostre isole un ritorno indietro di molti anni, venendo a mancare quei collegamenti che ne avevano accompagnato lo sviluppo socioeconomico degli ultimi decenni”. E ancora “quanto sta accadendo crea situazione di disagio ed incertezza tra la popolazione locale che subisce ritardi nell’approvvigionamento dei generi di prima necessità e difficoltà nel rifornimento dei generi alimentari, dei carburanti, bombole d’ossigeno e di gas”. Tutto questo senza contare l’accumularsi di rifiuti il quale “comporta un peggioramento delle condizioni di vita e gravissimi danni sociali a queste popolazioni isolane, già penalizzate dalle pesanti condizioni di micro insularità”.
Incontro con l’assessore Aricò
Per oggi è previsto un incontro tra i suddetti sindaci e l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Francesco Aricò, nella speranza che qualcosa si muova immediatamente. “Capisco le motivazioni dell’operatore e il lavoro della Magistratura, ma in questo momento siamo delle vittime. Lo Stato e la Regione devono intervenire immediatamente” afferma il sindaco di Santa Marina Salina, Domenico Arabia. “Ci sono camion parcheggiati da diversi giorni in porti, abbiamo grossi problemi di rifiuti e non sono sicuro che potremo garantire ancora il servizio di raccolta la prossima settimana. Senza contare i cantieri delle opere pubbliche che presto dovranno fermarsi per mancanza di materiali. Sarò costretto anche a chiudere uffici pubblici e scuole. Serve un intervento urgente”. La vicenda parte dallo scorso giugno quando vengono sequestrati diversi beni, tra cui tre navi adibite ai servizi regionali e una cifra di circa 29 milioni di euro, da parte dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo alla compagnia di navigazione Caronte & Tourist Isole minori che garantiva il servizio.
La replica di Caronte & Tourist
Caronte & Tourist ha fatto sapere tramite il suo ufficio stampa che allo stato attuale è “impossibile assumere nuovi impegni contrattuali e proseguire il servizio”, aveva garantito “fino al 30 settembre la prosecuzione del servizio con altre navi senza percepire alcun contributo pubblico”. Ma ora che il servizio è terminato e la nuova gara di affidamento conclusasi senza partecipanti, la situazione rischia di diventare davvero drammatica.