Collegamento ferroviario con Birgi, vertice Comune di Trapani-Rfi - QdS

Collegamento ferroviario con Birgi, vertice Comune di Trapani-Rfi

Collegamento ferroviario con Birgi, vertice Comune di Trapani-Rfi

sabato 29 Gennaio 2022

Il Piano colmerà uno dei gap storici infrastrutturali del territorio: diverse le soluzioni in campo. Per il potenziamento della connessione intermodale disponibili 40 milioni

TRAPANI – Si viaggia dritti verso il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Birgi. Trapani e Marsala finalmente avranno la loro linea ferrata che porta dritta allo scalo trapanese, colmando uno dei gap storici infrastrutturali di questo territorio.

In questi giorni si è tenuta una nuova riunione a Palazzo d’Alì, sede del Comune di Trapani, promossa dal sindaco Giacomo Tranchida insieme ai referenti di Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, per discutere delle diverse idee progettuali attualmente in campo che mirano a collegare via treno il sistema ferroviario Trapani-Marsala con l’aeroporto di Birgi.

Il piano, inserito all’interno del Pnrr, vede partecipe non solo l’Amministrazione comunale trapanese ma anche tutti i Comuni della provincia, oltre all’interesse strategico di Airgest, società gestore dello scalo aeroportuale trapanese e dei privati e di svariati enti che trarrebbero grande giovamento dalla nuova strategica infrastruttura che, peraltro, mette a sistema il collegamento veloce anche con l’aeroporto di Punta Raisi.
“Continuano le riunioni preliminari – affermano il sindaco Tranchida e l’assessore all’Urbanistica, Giuseppe Pellegrino – per realizzare un’opera strategica che renderà l’aeroporto di Birgi sempre più al passo con i tempi grazie al Pnrr ed alla professionalità dei tecnici di Rfi. Numerose le soluzioni attualmente al vaglio, per le quali sono in corso ulteriori accertamenti al fine di giungere ad una scelta condivisa e realizzabile in tempi brevi. Nelle prossime settimane continueranno gli approfondimenti e le discussioni in merito all’utilità di riqualificare una stazione già esistente, oppure realizzare una nuova fermata nei pressi dello scalo aeroportuale. Ipotesi quest’ultima che in prima battuta trova ampio consenso tra i Comuni e la stessa società Airgest. Siamo concentrati e determinati nel completare l’iter preliminare in tempi brevi e la massima condivisione del progetto con tutti gli attori interessati è segno di grande responsabilità ed interesse dell’intero territorio”.

Diverse le soluzioni in campo, quali ad esempio la riqualificazione della stazione di Mozia-Birgi e collegamento via gomma con l’aeroporto, o la realizzazione di una nuova stazione più vicina allo scalo con successivo collegamento misto (pedonale, via gomma, people mover, etc…) nonché il “collegamento ferroviario” prefigurato nel piano commerciale di Rfi per la tratta finale, fin dentro l’aeroporto.
Il potenziamento della connessione intermodale, per la quale risultano disponibili risorse per 40 milioni di euro, rappresenta dunque un’occasione storica per lo sviluppo di un sistema sostenibile che dia grandi vantaggi all’intera Sicilia occidentale.

Soddisfatto anche il presidente di Airgest Salvatore Ombra anche se con un distinguo: “Siamo favorevoli al potenziamento di tutta la linea – precisa – e riteniamo che Ferrovie dello Stato stia contribuendo ad una importante crescita infrastrutturale. Bisogna capire però a quali condizioni e se ciò avrà un impatto ambientale ed economico sostenibili. Riteniamo che in ogni caso debba essere potenziata tutta la linea Palermo-Trapani via Milo, in termini di elettrificazione, di raddoppio del binario e soprattutto di aumento delle frequenze. Ci siamo permessi, come Airgest, di avanzare una proposta di realizzare un collegamento da percorre a piedi, o con un sovrappasso o con sottopasso, tipo Ponte Galeria a Roma, che congiunga il punto più vicino della linea ferrata con l’interno dell’aerostazione. Una passeggiata di circa un chilometro, assolutamente più green. Con i progetti proposti, cioè con il collegamento a ferro dentro l’aeroporto, si dovrebbero fare investimenti tra i 120 e i 200 milioni di euro. Costerebbe meno, a tal punto, costruire una nuova aerostazione più vicina ai binari”.

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