La 29esima Giornata della Colletta Alimentare, tenutasi lo scorso 15 novembre, si è conclusa con una partecipazione straordinaria in tutta Italia, confermando una risposta solidale che cresce insieme al bisogno. L’iniziativa – promossa dalla Fondazione Banco Alimentare e ancora attiva online fino al 1° dicembre tramite le piattaforme indicate sul sito bancoalimentare.it – ha coinvolto 155 mila volontari e oltre 5 milioni di donatori.
Un gesto collettivo che il Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), Cardinale Matteo Zuppi, ha sintetizzato così: “Se cresce la povertà deve crescere anche la solidarietà, la Colletta Alimentare è un piccolo gesto che risponde a una domanda importante di come arrivare a fine mese: è un gesto di grande fiducia oltre che una risposta concreta”.
La colletta ha coinvolto 155 mila volontari e oltre 5 milioni di donatori
La giornata è arrivata in un momento complesso per il Paese. Il rapporto Istat sul Bes (Benessere equo e sostenibile) diffuso nei giorni scorsi registra che “nel 2024 in Italia la percezione del rischio di cadere in povertà è al 18,9% rispetto a una media Europea del 16,2%”. Un dato che si intreccia con le precedenti analisi di Istat e Caritas, che mostrano una povertà in aumento: la povertà assoluta coinvolge 5,7 milioni di persone e 2,2 milioni di famiglie, con una crescita di oltre il 40% nell’ultimo decennio. A essere colpiti sono soprattutto minori, lavoratori con salari bassi o contratti instabili, e famiglie che vivono più forme di disagio, inclusa la povertà energetica che impedisce a oltre due milioni di nuclei di riscaldare casa e pagare le bollette.
In questo contesto, la Colletta Alimentare rappresenta molto più della semplice donazione di generi alimentari non deperibili. È un gesto importante come ricordato dal Papa Leone XIV: “Mentre le cause strutturali della povertà vanno affrontate e rimosse, tutti siamo chiamati a creare segni di speranza”.
Un segno di speranza che ha coinvolto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha aderito personalmente e ha concesso l’Alto Patronato. Grazie alla mobilitazione nei 12 mila supermercati aderenti, Banco Alimentare potrà sostenere nei prossimi mesi 285.000 persone attraverso 750 Enti caritativi convenzionati, grazie alle 8.300 tonnellate di prodotti raccolti (+5% rispetto al 2024). Solo in Sicilia le donazioni hanno raggiunto 516.708 kg contro i 479.451 kg del 2024 (+7,8%).
È ancora possibile donare online fino al primo dicembre sul sito di Banco alimentare
In particolare in Sicilia dal 2018 Banco Alimentare ed Eni collaborano grazie ad un Protocollo d’Intesa che si pone come obiettivo quello di contribuire a soddisfare i bisogni primari degli individui e delle famiglie più vulnerabili nel territorio, con particolare attenzione all’area di Gela. Il Progetto prevede iniziative congiunte volte al potenziamento delle attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari nonché ottimizzazione del processo logistico di approvvigionamento e consegna dei beni alimentari alle persone in stato di bisogno.
La partecipazione diffusa – “con cittadini di ogni età e provenienza”, come si legge in un comunicato di Banco Alimentare – mostra che, in un contesto sociale spesso segnato da individualismo e indifferenza, la solidarietà resta un collante fondamentale. Anche una confezione di riso, una scatoletta di tonno o una bottiglia di passata possono contribuire a una rete di aiuto che raggiunge mense per i poveri, case-famiglia, comunità per minori, centri d’ascolto e unità di strada. L’attività del Banco Alimentare, operativo tutto l’anno nella lotta allo spreco e nella valorizzazione del cibo come risorsa, punta a costruire comunità più resilienti, “dove nessuno resti ai margini”.
La Colletta continua ora nella sua versione digitale, confermando una volta di più la forza di un Paese che sceglie di non voltarsi altrove.

