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Collocamento a riposo d’ufficio docenti e ATA nel 2025: il termine per la presentazione della domanda

Collocamento a riposo d’ufficio docenti e ATA nel 2025: il termine per la presentazione della domanda
Immagine di repertorio

Diramata la circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito sulla riapertura dei termini delle domande di pensionamento del personale docente e ATA

Diramata la circolare del Ministero dell’Istruzione e del Merito sulla riapertura dei termini delle domande di pensionamento del personale docente e ATA per Opzione donna e Quota 103. Nella circolare sono presenti anche i termini per la presentazione delle domande per il collocamento a riposo d’ufficio col nuovo limite ordinamentale di età, passato a 67 anni con la legge di Bilancio 2025.

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I termini della domanda di presentazione

Tutti i docenti e personale ATA che ancora non hanno presentato la domanda di pensionamento entro il 21 ottobre 2024 possono presentare la domanda entro e non oltre il 28 febbraio 2025.

Infatti, essi rientrano nella platea del collocamento a riposo d’ufficio, ovvero che compiano 65 anni di età entro il 31 agosto 2025 e che abbiano 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. La domanda è cartacea e deve essere indirizzata all’Ufficio scolastico provinciale per il tramite della scuola.

Chi può presentare domanda di collocamento a riposo d’ufficio

La domanda può essere presentata da coloro che, dopo le novità introdotte dalla legge di Bilancio che ha innalzato il limite ordinamentale di età a 67 anni dal 1° gennaio 2025:

  • Da coloro che vogliono revocare la domanda già presentata perché la cessazione comporta una condizione più sfavorevole rispetto alla permanenza in servizio.
  • Da chi non rientra più nel limite per la cessazione d’ufficio;

Nella circolare si precisa inoltre che sono da ritenersi annullati i provvedimenti dei Dirigenti Scolastici di collocamento a riposo d’ufficio del personale che, in base alla normativa previgente alla Legge di Bilancio 2025, avrebbe raggiunto il limite ordinamentale per la cessazione dal servizio.