PALERMO – Non si colma ancora il gap tra l’Italia e il resto d’Europa per quanto riguarda la distribuzione delle colonnine di ricarica per vetture elettriche. Secondo la più recente sintesi statistica dell’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri (Unrae), la capillarità delle infrastrutture di ricarica pubbliche rimane ben distante rispetto alle medie degli altri grandi Paesi del Vecchio continente.
Sebbene alla data del 31 marzo di quest’anno l’Italia sia riuscita a installare sul proprio territorio circa 63 mila punti di ricarica, con 12,7 accessi ogni 100 km di strade, il Paese si colloca solo al 16° posto in Europa, lontano dalla media europea di 18,4 punti ogni 100 km.
La situazione delle installazioni delle colonnine in Sicilia
In questo quadro, tuttavia, ben sperare la performance della Sicilia nella corsa alla distribuzione dei punti di ricarica per vetture di nuova generazione. Prendendo come riferimento l’ultima analisi che è stata realizzata da Motus-E, l’associazione che monitora la situazione delle installazioni sul territorio nazionale, si registra la posizione confortante della nostra Isola, in rapporto alle altre regioni del Sud Italia, per il numero di punti di ricarica presenti.
Al 30 giugno di quest’anno, infatti, in Sicilia, si contano 3.514 accessi per la ricarica di auto elettriche. Un dato che si traduce, per il territorio siciliano, nella seconda posizione in classifica tra le Regioni del Meridione, alle spalle della Campania che segna 4.473 punti di ricarica. La maggiore capillarità delle infrastrutture si riscontra nell’area delle tre grandi città metropolitane dell’Isola di Palermo, Catania e Messina, mentre si attende ancora il grande salto nelle altre province della Sicilia, dove i punti di accesso alla rete di ricarica restano attualmente meno radicati.
A livello nazionale, la nostra Regione riesce a totalizzare numeri migliori di altre realtà del Nord (come il Friuli-Venezia Giulia dove si contano 2.130 punti di ricarica), la Liguria che annovera 2.056 accessi e il Trentino-Alto Adige con 2.093 dispositivi.
Ancora tanta strada da percorrere
Rimane, tuttavia, ancora strada da percorrere per mettersi in linea con i grandi “motori” del Paese. Risulta infatti lontanissima la Lombardia, che si mantiene ben salda al primo posto tra le Regioni con più punti di ricarica installati (13.763), seguita da Lazio (7.142 punti), Piemonte (6.561 punti), Veneto (6.176 punti) ed Emilia-Romagna (5.282).
Quanto costa ricaricare la propria vettura elettrica
Ma quanto costa ricaricare la propria vettura elettrica attraverso i punti pubblici? In base all’Osservatorio prezzi delle tariffe di ricarica della mobilità elettrica di Adiconsum-TariffeEv, che elabora i dati forniti dalla Piattaforma unica nazionale (Pun) del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, i prezzi medi al kW/h per tipologia di ricarica relativi al mese di luglio 2025 risultano così distribuiti: 0,64 €/kWh per la ricarica a corrente alternata (Ac), 0,73 €/kWh per la corrente continua (Dc) e 0,75 €/kWh per l’alta potenza (Hpc). Costi che, ovviamente, sono soggetti a variazione in base al singolo operatore, ma che forniscono comunque una panoramica dell’esborso che i consumatori devono mettere in conto per ricaricare la propria auto elettrica.

