Più facile installare le infrastrutture di ricarica presso i distributori di carburanti. Attualmente in Sicilia sono stati mappati 149 punti a Palermo, 226 a Catania e 150 nel messinese
PALERMO – Perché le automobili elettriche possano diventare sul serio il futuro per la mobilità privata, è necessario che aumentino in maniera capillare i punti di ricarica. In Sicilia sono ancora troppo pochi, e attraversare la Regione può diventare proibitivo. Anche negli uffici regionali hanno compreso come sia necessario rendere le procedure più semplici per permettere una maggiore diffusione delle colonnine di ricarica: è stato emesso in questi giorni dal dipartimento regionale delle Attività produttive il Ddg n.254 denominato “Semplificazione delle procedure per l’inserimento delle apparecchiature di ricarica elettrica dei veicoli negli impianti di distribuzione carburanti esistenti e per la realizzazione di nuove istallazioni”.
Un decreto per semplificare le procedure di installazione
Il provvedimento nasce dall’intenzione, in accordo con il Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-Missione 2 C2 in materia di diffusione delle energie rinnovabili, idrogeno, e della rete di ricarica dei veicoli elettrici, di “dover favorire lo sviluppo e la diffusione delle apparecchiature di ricarica elettrica dei veicoli, come da impulso del recente quadro normativo nazionale e comunitario e di dovere pertanto semplificare le procedure di installazione di tali apparecchiature di ricarica elettrica all’interno degli impianti di distribuzione carburanti”.
Il decreto ha assimilato gli impianti costituiti da apparecchiature di ricarica elettrica dei veicoli di potenza elevata almeno veloce, quindi superiore a 22 kw e pari o inferiore a 50 kw, agli impianti mono prodotto. Ancora, con lo stesso decreto è stata approvata la nuova modulistica semplificata da utilizzare per le concessioni, le autorizzazioni e le comunicazioni per l’esercizio dell’attività degli impianti di deposito e di distribuzione di combustibili e di carburanti.
Sarà possibile, inoltre, presentare istanza di potenziamento o di modifica degli impianti di distribuzione di carburanti per autotrazione stradali ubicati nelle strade urbane o nelle strade extraurbane. In questo modo si spera di favorire una maggiore diffusione delle colonnine di ricarica. Al momento, in Sicilia, se ne trovano, secondo la mappa messa a disposizione da Enel X, 149 nel territorio di Palermo, 226 a Catania e 150 andando verso Messina. I numeri crescono gradualmente, lungo la penisola, diventando molto più alti tra centro e nord Italia.
Un problema non indifferente, perché solo la presenza diffusa di queste installazioni potrà spingere il consumatore all’acquisto dell’auto elettrica, molto più ecologica della molto più diffusa automobile a combustibile fossile. Perché si possa effettivamente contenere il riscaldamento medio del pianeta, dal punto di vista della mobilità è necessario che, come è stato proposto negli accordi di Parigi, entro 20 anni entrino in circolazione 600 milioni di auto elettriche, mentre ad oggi sono soltanto 2 milioni, una percentuale di appena lo 0,2% sul totale.
L’Italia fermerà la vendita delle auto con motore termico nel 2035
A chiusura dello scorso anno il comitato nazionale per la transizione ecologica ha confermato che l’Italia fermerà la vendita delle auto con motore termico nel 2035, perché vengano introdotte sul mercato soltanto auto a zero emissioni di Co2. Di sicuro, oltre al rifornimento il problema centrale per la diffusione dell’elettrico resta oggi il prezzo, ben oltre le capacità di spesa degli italiani.