Secondo quanto emerso dalle autopsie delle vittime della strage di Monreale, Salvatore Turdo è stato ucciso da due colpi di pistola che lo hanno raggiunto all’addome e al torace, mentre Massimo Pirozzo di 26 anni è stato ucciso da un solo colpo di pistola entrato dal collo e fuoriuscito dal viso.
Questa mattina è stata svolta l’autopsia di Andrea Miceli, la terza vittima della strage di giovani a Monreale. Il giovane sarebbe rimasto ucciso da un unico colpo di pistola al torace.
Strage di Monreale, la confessione
Tra le lacrime, rendendo dichiarazioni spontanee davanti al gip di Palermo, Salvatore Calvaruso avrebbe ammesso, come si apprende, di avere sparato diversi colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica, dopo una rissa nel centro di Monreale, e poi avrebbe chiesto perdono alle famiglie delle vittime. Nella sparatoria sono stati uccisi tre ventenni, Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli.
La dichiarazione
Il giovane dello Zen si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha confermato di avere sparato esplodendo diversi colpi di pistola. Era con un amico, che non è ancora stato identificato. Avvalendosi della facoltà di non rispondere il gip non ha potuto fare domande all’indagato. Ma ha ribadito di essere “dispiaciuto”.
Tra le lacrime, rendendo dichiarazioni spontanee davanti al gip di Palermo, Salvatore Calvaruso avrebbe ammesso, come si apprende, di avere sparato diversi colpi di pistola nella notte tra sabato e domenica, dopo una rissa nel centro di Monreale, e poi avrebbe chiesto perdono alle famiglie delle vittime. Nella sparatoria sono stati uccisi tre ventenni, Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli.
L’audio sui social
Nell’audio pubblicato dal testimone (verrà sentito dagli inquirenti nelle prossime ore) c’è il dramma di sabato notte. Il vocale è stato acquisito dai carabinieri e conferma quanto accertato finora. Tutto inizia perché uno dei palermitani si era avvicinato allo scooter di Salvatore Turdo, una delle vittime. Si tratterebbe proprio di Salvatore Calvaruso che sfreccia a tutta velocità e rischia di investire Turdo tagliandogli la strada.
“Salvo, che era testa calda, racconta il giovane – gli ha detto: attento che ci sono anche i bambini”. Il giovane scendendo dallo scooter gli ha risposto. “Tu chi m. sei”. In un primo momento anche con l’intervento del cugino di Salvo, Andrea Miceli, si è cercato di riportare la calma. “Chiedigli scusa che ci stiamo divertendo tutti”.
Ma mentre uno del gruppo dei monrealesi era girato è arrivato un colpo di casco. A questo punto è partita la lite. I monrealesi hanno iniziato a colpire i palermitani, riempiendoli di botte. “Erano con i volti e le teste insanguinate – aggiunge il giovane – Alla fine i palermitani sono tornati e hanno preso ‘i ferri’ (le pistole ndr) e hanno iniziato a sparare”.

