Nella mattinata dell’8 febbraio, i militari della Stazione carabinieri di Scoglitti, durante l’attività di controllo del territorio nella frazione marinara, hanno osservato la presenza di una nube scura, ed un forte odore acre nell’aria, presumibilmente riconducibile alla combustione di materiali plastici.
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I carabinieri, seguendo l’origine della nube, sono giunti nei pressi di un terreno riconducibile ad una cooperativa agricola amministrata da tre vittoriesi, identificati rispettivamente in L.T.P., classe 1970, L.T.A., classe 1975 e G.F. classe 1992.
La combustione illecita di chili di rifiuti
Dalle verifiche espletate sui luoghi, i militari hanno potuto documentare la presenza di diverse centinaia di chili di rifiuti in plastica, in legno, metallo e scarti della lavorazione agricola. In particolare, gli amministratori venivano sorpresi mentre incendiavano rifiuti all’interno di un grosso invaso creato ad hoc per l’attività illecita.
Dopo aver messo in sicurezza l’area interessata dalla combustione, i carabinieri hanno compiuto gli approfondimenti sulla cooperativa agricola. Tenuto conto della flagranza di reato cui venivano colti i presenti, li hanno deferiti in stato di arresto all’Autorità Giudiziaria per illecita combustione di rifiuti, operando contestualmente il sequestro preventivo dell’area interessata, più un’ulteriore area limitrofa, di circa 100 mq, accertata essere utilizzata anch’essa per l’illecito stoccaggio di rifiuti.

