Linee guida sulle agevolazioni disponibili
Detrarre i condizionatori senza ristrutturazione è possibile grazie ai numerosi bonus che permettono di accedere a detrazioni fiscali e sconti. Per questa ragione installare dei condizionatori e delle pompe di calore a prezzi agevolati non è affatto impossibile proprio perché non esiste un solo bonus condizionatori ma, al contrario, sono presenti diverse alternative per scaricare i costi nella Dichiarazione dei redditi e recuperare parte di quanto speso.
Le detrazioni per l’installazione dei condizionatori sono state introdotte dalla Legge di bilancio 2021 e confermante fino al 31 dicembre 2024 dalla Legge di bilancio per il 2022. Le agevolazioni attualmente disponibili per detrarre la spesa sono il bonus mobili ed elettrodomestici con detrazione al 50% (può essere richiesto solo in caso di contestuali interventi di ristrutturazione) e l’Ecobonus per lavori di efficientamento energetico.
I condizionatori con cui ottenere i bonus
- Quelli a basso consumo energetico
- I deumidificatori
- Pompe di calore e termopompe
Possono usufruire del bonus sia le persone fisiche che le aziende, precisamente: contribuenti, esercenti arti e professioni, società di persone e di capitali, associazioni di professionisti, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, condomini, istituti autonomi per le case popolari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Bonus condizionatori, come richiederlo
Può richiedere il bonus condizionatori sia il proprietario dell’immobile nel quale si eseguono i lavori, sia l’affittuario (e chiunque abbia sull’immobile un diritto reale di godimento), ciò che conta è che a richiedere la detrazione sia colui che ha effettivamente pagato le spese (anche il familiare convivente, il coniuge separato, la parte dell’unione civile e il convivente more uxorio).
Via libera al bonus condizionatori senza ristrutturazione ricorrendo all’Ecobonus. Questo intervento rientra nei lavori di efficientamento energetico e, per questo, dà diritto alla detrazione Irpef 65%. Bisogna però soddisfare una condizione: la tipologia di condizionatore deve avere una classe energetica pari o superiore ad A (ad esempio la classe A+++).
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