Come diventare freelance? Dalla burocrazia allo stipendio medio

Come diventare freelance? Dalle questioni burocratiche allo stipendio medio

Come diventare freelance? Dalle questioni burocratiche allo stipendio medio

Redazione  |
mercoledì 26 Giugno 2024

Ecco ciò che c'è da sapere su una delle figure professionali maggiormente richieste in Italia, soprattutto in abito web.

Quella del freelance è una figura molto richiesta in diversi ambiti professionali: il freelance, infatti, è un lavoratore indipendente, che offre le sue prestazioni a società, organizzazioni o privati. Ma come si fa a diventare freelance?

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Come diventare freelance?

La prima cosa da fare per diventare freelance in Italia è aprire la Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate: Bisogna, dunque:

  • iscriversi all’INPS (o alla cassa di propria competenza);
  • scegliere il regime fiscale;
  • richiedere eventuali agevolazioni;
  • acquistare il software per la fatturazione elettronica.

Una volta predisposte tutte le misure necessarie per poter iniziare a lavorare dal punto di vista fiscale, bisognerà cercare clienti e organizzare le richieste.

Come diventare freelance: lo svolgimento del lavoro

Il primo passo per svolgere al meglio il lavoro da freelance sta in una buona organizzazione. Una delle principali sfide è gestire nel migliore dei modi il proprio tempo: il freelance, infatti, oltre ad occuparsi del lavoro vero e proprio, deve dedicarsi anche agli adempimenti burocratici e fiscali.

Le modalità dello svolgimento del lavoro, inoltre, sono strettamente personali. A parte coloro i quali hanno una sede di lavoro specifica, il freelance può decidere di lavorare come preferisce:

  • Da casa, secondo modalità simili a quelle dello “smart working”, dunque ricavando uno spazio all’interno della casa e adibirlo a ufficio.
  • Da un ufficio, magari noleggiando una scrivania all’interno di un coworking space, se preferiscono lavorare fuori dalle mura domestiche;
  • In movimento, indicato se l’attività svolta è di natura giornalistica o mediatica, perché permette di essere subito sul pezzo, arrivare alla notizia e disporre in anticipo di foto o video;
  • In modalità ibrida, dunque scegliere a seconda del tipo di lavoro che si deve svolgere il luogo più adatto.

Come anticipato, la caratteristica fondamentale del lavoro da freelance è l’organizzazione. Oltre alla questione della gestione del tempo, è molto importante essere multitasking, dunque riuscire a gestire diversi clienti contemporaneamente. Per ognuno di loro, infatti, ci saranno delle scadenze da rispettare, per cui è consigliato mantenere un numero di clienti tale da poter adempiere a tutti gli impegni. Per fare ciò, è necessario essere fin da subito chiari e trasparenti con i propri clienti:

  • Definire il tempo necessario per portare a termine il lavoro richiesto;
  • Esporre il proprio modo di lavorare ai clienti che richiederanno i servizi;
  • Chiarire con un preventivo il costo del lavoro che si andrà a svolgere.

Freelance: i lavori più ricercati in Italia e gli stipendi medi

La figura del freelance è molto ambita, ma quali sono i profili maggiormente richiesti in Italia? Ecco la top 10.

Sviluppatore web: colui che si occupa della realizzazione dei siti web attraverso i vari linguaggi di programmazione. Il suo lavoro è fondamentale, perché è la base su cui poggeranno tutte le altre strutture. Lo stipendio medio annuo è di circa 18/19mila euro.

SEO specialist: colui che si occupa di indicizzare le pagine web, dunque di ottimizzare i testi per i motori di ricerca a partire dalla scelta della keyword. Lo stipendio annuo è di circa 16mila euro.

Copywriter: colui che riesce a ideare le campagne e testi pubblicitari su qualunque mezzo di comunicazione: dalla stampa all’online. Lo stipendio medio annuo è di circa 14mila euro.

Graphic designer: colui che, lavorando in sinergia con il copywriter, si occupa della parte grafica e visiva dei contenuti, trasformando un concetto in un’immagine. Lo stipendio medio annuo è di circa 14mila euro.

Data analyst: colui che raccoglie i dati web e li analizza attraverso metodologie statistiche. Lo stipendio medio annuo è di circa 30mila euro.

Social media manager: colui che gestisce i profili social delle aziende su diverse piattaforme. Lo stipendio annuo è di circa 13mila euro.

Videomaker: colui che si occupa delle riprese video e delle fasi successive, ovvero la post produzione e il montaggio. Lo stipendio annuo è di circa 15mila euro.

Web designer: è colui che si occupa dell’usabilità del sito, dunque deve rendere le pagine web accattivanti, ma anche semplici da usare, intuitive. Lo stipendio annuo è di circa 17mila euro.

Fotografo: esattamente come il videomaker, si occupa di scattare le fotografie, ma anche delle fasi successive, come la post-produzione. Lo stipendio annuo è di circa 13mila euro.

Programmatore Java: colui che riesce, attraverso questo linguaggio, a programmare software che funzionino su qualunque sistema operativo. Lo stipendio annuo è di circa 21mila euro.

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