In molti desiderano ottenere un lavoro nella pubblica amministrazione: è un posto fisso, ben pagato, di solito con orari accettabili e a rischio relativamente basso (se non si contano gli atti di intimidazione purtroppo frequenti). In questa guida, QdS spiega come lavorare al Comune, una delle tante opportunità nel mondo della PA.
All’interno di un Comune è possibile svolgere diverse mansioni, ognuna delle quali richiede il possesso di specifici requisiti. L’impiegato comunale può svolgere attività attinenti a vari settori, da quello amministrativo a quello contabile o giuridico. Naturalmente il titolo da acquisire (diploma o laurea) dipende dalla figura ricercata: per la figura di contabile, per esempio, si prediligerà una laurea in ambito economico o almeno un diploma tecnico settoriale; per altre figure, invece, potrebbe bastare il diploma.
In genere, per diventare istruttori direttivi e funzionari all’interno di un Comune spesso serve una laurea, per istruttori di livello inferiore basta il diploma. Diversi concorsi per lavorare al Comune come collaboratori sono aperti anche a chi ha la licenza media o ha completato il periodo di obbligo scolastico.
Di solito si accede al lavoro in Comune tramite concorso pubblico (come previsto dall’articolo 97 comma 3 della Costituzione), ma ci sono alcuni casi in cui è possibile ottenere un lavoro nella PA senza una selezione pubblica per titoli ed esami. Per lo più si tratta, però, di posizioni aperte alle categorie protette o di professionisti che prestano la propria attività come consulenti.
Se esiste tanta gente che si chiede come lavorare al Comune, è perché un impiego di questo tipo offre sicuramente tanti vantaggi. Uno di questi è lo stipendio: la retribuzione netta mensile, spesso, supera anche i 1300-1400 euro e, per i profili che richiedono una laurea o per professionisti assunti da molto tempo, può arrivare perfino a oltre 2mila euro. In più, la maggior parte delle assunzioni al Comune sono a tempo indeterminato e questo è un bene per chi ha una famiglia da mantenere e/o necessita di una maggiore sicurezza economica.
Per lavorare al Comune quasi sempre serve un concorso pubblico. Di conseguenza, tra i requisiti per questo tipo di lavoro, rientrano tutti quelli generalmente richiesti per i concorsi pubblici:
Per quanto riguarda il titolo di studio, bisogna fare riferimento al singolo bando di concorso: a volte basta la licenza media, altre (la maggior parte delle volte) il diploma e in altre ancora la laurea, in base al profilo di riferimento.
Per lavorare al Comune – soprattutto nell’era della digitalizzazione della PA – è importante avere competenze informatiche. Acquisire una certificazione informatica riconosciuta dal Miur e valida ai fini concorsuali è quindi una buona idea se si desidera lavorare al Comune. Spesso è vista di buon occhio anche la conoscenza della lingua inglese.
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Chi desidera lavorare al Comune deve rimanere aggiornato costantemente sui nuovi concorsi, visto che le selezioni pubbliche sono il mezzo di accesso principale a questo tipo di impiego. Le fonti di riferimento sono sempre la Gazzetta Ufficiale dei Concorsi della Repubblica Italiana (e il relativo portale Mininterno) e le sezioni “Bandi e concorsi” dei singoli Enti di proprio interesse.
Per altri concorsi e offerte di lavoro, consulta la sezione dedicata di QdS.it
Immagine di repertorio