Comete, eclissi, pianeti: l’Universo si svela ma non smette di stupirci - QdS

Comete, eclissi, pianeti: l’Universo si svela ma non smette di stupirci

Comete, eclissi, pianeti: l’Universo si svela ma non smette di stupirci

martedì 28 Luglio 2020

Missioni in orbita e nuove foto dallo spazio ci fanno sentire il cielo più vicino

PALERMO – Il quinto appuntamento con la Pagina Bellezza del Qds è dedicato alle meraviglie dello spazio. Un mondo ancora in parte inesplorato e misterioso ma che, grazie alle recenti scoperte delle ultime missioni in orbita, ci appare un po’ più vicino.
Dalla cometa Neowise alle nuove foto della superficie solare passando per eclissi e stelle cadenti, il nostro cielo si fa contemplare in tutto il suo splendore. E, in questa atipica stagione estiva post lockdown, ha già preso il via un calendario degli eventi a tema, tutti da vivere “col naso all’insù” per ammirare la bellezza dello spazio.

IL SOLE COME NON LO ABBIAMO MAI VISTO
soleL’Agenzia spaziale europea (Esa) e l’americana Nasa hanno rivelato nei giorni scorsi le prime immagini ravvicinate del Sole scattate dalla sonda euro-americana Solar Orbiter grazie al coronografo italiano Metis. Sono gli sbuffi di plasma della nostra stella che si estendono a grandissima distanza dalla sua superficie, visti dagli strumenti a bordo della sonda da una distanza ravvicinata mai raggiunta prima.
Dopo un periodo di calibrazione e test portati a termine dal gruppo di lavoro, nonostante la situazione di emergenza causata dalla pandemia, la sonda ci ha rivelato il Sole come non si è mai visto prima, scattando le prime immagini spettacolari ravvicinate. I team scientifici hanno realizzato un grande lavoro che non si è mai fermato, e a metà giugno è stata completata la prima fase di messa in servizio della sonda che ha eseguito il suo primo avvicinamento al Sole. I team dei 10 strumenti della missione sono stati in grado di testare l’intero insieme di strumenti per la prima volta.

Le immagini hanno rivelato onnipresenti brillamenti solari in miniatura, soprannominati ‘campfires’ (fuochi da bivacco, nella foto in alto), sulla superficie della stella più vicina a noi. Secondo gli scienziati che partecipano alla missione l’osservazione di fenomeni che finora non era stato possibile studiare in dettaglio indica l’enorme potenziale di Solar Orbiter, che ha appena terminato la fase iniziale di verifiche tecniche.

“I campfire sono parenti piccoli dei brillamenti solari che possiamo osservare dalla Terra, milioni o miliardi di volte meno energetici – ha spiegato David Berghmans del Reale osservatorio del Belgio (Rob) -. Il Sole potrebbe sembrare tranquillo, ma quando guardiamo in dettaglio possiamo vedere quei bagliori in miniatura ovunque”.

IL SISTEMA SOLARE NON È “FIGLIO UNICO”
pianeta gemelloLo strumento Sphere, installato sul Vlt-Very Large Telescope dell’Eso (European southern observatory), ha scattato la prima fotografia in assoluto di un sistema stellare multipianeta simile al nostro.

Si tratta della stella TYC 8998-760-1, simile al Sole intorno alla quale si vedono orbitare due esopianeti giganti, TYC 8998-760-1b e TYC 8998-760-1c.

È la prima volta in cui gli astronomi riescono a osservare direttamente più di un pianeta in orbita intorno a una stella con caratteristiche analoghe al Sole. Nell’immagine i due pianeti sono visibili come punti luminosi al centro (TYC 8998-760-1b) e in basso e destra (TYC 8998-760-1c).

Sono visibili anche altri punti brillanti che corrispondono a stelle sullo sfondo. L’equipe è stata in grado di distinguere i pianeti dalle stelle di sfondo prendendo immagini diverse in tempi diversi.

L’immagine (qui in alto) è stata scattata dal Very Large Telescope dell’Eso. La foto è stata ottenuta bloccando la luce dalla giovane stella, usando un coronagrafo, in modo da rilevare i pianeti, che hanno una luce più debole. Gli anelli chiari e scuri che si vedono nell’immagine della stella sono artefatti dell’ottica.

Il passaggio della cometa Neowise sul Tempio di Segesta in una foto di Dario Giannobile condivisa dalla Regione Siciliana

Il passaggio della cometa Neowise sul Tempio di Segesta in una foto di Dario Giannobile condivisa dalla Regione Siciliana

La Cometa Neowise fa capolino sul cielo dell’estate e incanta tutti regalandoci immagini spettacolari

Sul cielo di questa atipica estate 2020 ha fatto capolino anche l’ormai celebre cometa Neowise.C/2020 F, questo il nome ufficiale, da inizio luglio ci regala immagini spettacolari che passeranno alla storia.

Neowise, infatti, spiega l’Uai, Unione astrofili italiani, “dopo essere giunta al perielio il 3 luglio, da metà luglio appare nel cielo serale e risulta osservabile da tutta Italia, anche a occhio nudo nei cieli bui”.

La cometa sta via via perdendo luminosità ma, con un po’ di fortuna, è ancora possibile scorgerla tra le stelle. Come? “Fino alla fine del mese – spiegano ancora dall’Uai – sarà visibile sull’orizzonte nord – ovest, subito dopo il tramonto del Sole, nella costellazione dell’Orsa Maggiore. Con il passare dei giorni andrà guadagnando visibilità abbastanza velocemente fino a raggiungere la massima altezza sull’orizzonte (circa 30 gradi di altezza al crepuscolo), nella Chiome di Berenice. Uno spettacolo, quindi, da non perdere”.

E per fotografarla?. Sempre secondo l’Uai Neowise “è facilmente fotografabile con una fotocamera, meglio se con con un piccolo teleobbiettivo, fissata su di un treppiede e con tempi di posa indicativamente intorno ad 1 secondo (400-800 Iso). Anche qui sono necessarie diverse prove per cogliere il momento migliore, eventualmente curando anche l’inquadratura con gli elementi del paesaggio”.

GLI APPUNTAMENTI CON LE STELLE

All’Orto Botanico di Palermo
un viaggio dentro
l’Universo per grandi e piccini
Astri che tra i ficus dell’Orto Botanico appaiono come lucette dorate. Un viaggio dentro l’universo, per grandi e piccini, partito lo scorso weekend. Tre appuntamenti per scopre il cielo con altrettanti laboratori a tema per i bambini. È quanto prevede il progetto di CoopCulture Il primo appuntamento, domenica scorsa, è partito con una grande coincidenza astrale: Saturno e Giove, i due giganti del Sistema solare, erano infatti in congiunzione celeste, luminosissimi e a poca distanza dalla Terra. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 1 agosto quando si sfrutterà una notte senza Luna, la più adatta per scoprire la Via Lattea. Gli astronomi condurranno un percorso di osservazioni e proiezioni di nebulose e ammassi stellari. Ma un progetto del genere non poteva di certo saltare San Lorenzo: la pioggia di stelle cadenti è infatti prevista per domenica 9 agosto e sarà da non perdere. A disposizione dei partecipanti, i telescopi e le attrezzature professionali del Planetario di Palermo. Per ciascuna di queste serate, è previsto un analogo percorso per i bambini: il Campus dei piccoli si arricchisce del laboratorio “Alla scoperta della galassia”; dalle 19,30 gli operatori di Coop-Culture e del Planetario accompagneranno i piccoli partecipanti in un vero e proprio viaggio stellare di due ore. I bimbi impareranno a riconoscere le costellazioni, a trovare i più importanti punti di riferimento e si divertiranno a guardare da vicino stelle e pianeti con i telescopi.

Nella tenuta di Donnafugata
torna ‘Calici di Stelle’

Notte di San Lorenzo tra vino e musica nella tenuta di Donnafugata. Torna il prossimo 10 agosto, a Contessa Entellina, ‘Calici di Stelle’, l’evento per appassionati e amanti del vino che si ripete ormai da oltre 20 anni. Un esperienza di festa all’aria aperta che è diventata l’appuntamento indetto dal Movimento nazionale turismo del vino più atteso dell’estate. Quest’anno in considerazione degli spazi e delle esigenze di sicurezza, legate alla fase post Covid, il format sarà diverso e riservato a un numero limitato di persone. Una full immersion nella vigna della tenuta di Contessa Entellina e nel giardino della famiglia Rallo.

Sull’Etna le passeggiate d’agosto
sotto la luce della Luna

Nel catanese, invece, l’osservazione del cielo sposa le passeggiate sull’Etna. Tra le tante, l’1 e il 2 agosto le guide del progetto Etna experience di Sicilydaybyday organizzano un percorso di trekking di 45 minuti per scoprire il versante Nord del vulcano sotto la luce della luna.

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