Commercialisti, professione in crescita in Sicilia ma ancora troppo poco rosa - QdS

Commercialisti, professione in crescita in Sicilia ma ancora troppo poco rosa

Commercialisti, professione in crescita in Sicilia ma ancora troppo poco rosa

giovedì 10 Novembre 2022

Da oggi tre appuntamenti organizzati dalla Cassa Dottori Commercialisti per parlare di previdenza. La presenza femminile rappresenta solo il 29,1% del totale (media nazionale 33,2%)

CATANIA – Cresce la professione del dottore commercialista in Sicilia, dove, tra 2020 e 2021, il numero di professionisti iscritti a Cassa Dottori Commercialisti, l’ente che si occupa di previdenza e assistenza a favore della categoria, è passato da 3.934 a 4.089, con un aumento del +3,9%, superiore all’incremento nazionale che si ferma al 2,07%.

Una popolazione, quella dei dottori commercialisti siciliani, in cui, però, la presenza femminile rappresenta solo il 29,1% del totale degli iscritti (a fronte di un dato italiano pari al 33,2%) e in cui i giovani under 40 hanno un’incidenza decisamente contenuta che non supera il 19,6%, due punti percentuali in meno del valore italiano (21,9%).

Proprio agli iscritti siciliani sono dedicati i tre appuntamenti di “La Cassa incontra gli iscritti” organizzati dalla Cassa in collaborazione con gli Ordini e i Delegati territoriali per confrontarsi e dialogare con i professionisti locali sulle prospettive previdenziali e le iniziative di welfare che l’ente di previdenza e assistenza sta portando avanti e che faranno tappa a Catania la mattina del 10 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, presso l’hotel Nettuno; con gli iscritti di Enna Caltanissetta e Caltagirone il pomeriggio del 10 novembre, dalle 15.30 alle 18.30, presso la sede della Camera di Commercio e con gli associati di Palermo venerdì 11 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, presso la villa Malfitano Whitaker.

L’incidenza femminile sale al 31,5% tra i 1.001 professionisti iscritti a Cassa Dottori Commercialisti per la provincia di Catania, una percentuale di quasi un punto e mezzo superiore al dato regionale (29,1%) anche se ancora ampiamente al di sotto di quella nazionale che è del 33,2%. Anche la presenza di giovani professionisti under 40, pari al 20,6% del totale, supera di un punto percentuale il dato regionale (19,6%), avvicinandosi al 21,9% di incidenza che si registra a livello nazionale. Allineata con il livello regionale risulta invece la media dei redditi dichiarati dai dottori commercialisti catanesi nel 2021 pari a poco meno di 37mila euro, in aumento del 3,08% rispetto al 2020, mentre il volume d’affari medio che nel 2021 ha superato i 60mila euro, con un aumento sull’anno precedente del +5,2%, è nettamente superiore a quello regionale, pari a circa 56mila e 700 euro.

Una composizione diversa della platea caratterizza invece i dottori commercialisti di Enna, dove le donne rappresentano il 36,1% degli 83 professionisti iscritti alla Cassa, e quelli di Caltagirone, in cui l’incidenza femminile arriva al 40% dei 60 iscritti alla Cassa, mentre a Caltanissetta le dottoresse commercialiste non vanno oltre il 28,6% del totale dei 206 professionisti iscritti, dato inferiore di mezzo punto percentuale rispetto a quello regionale.

A livello reddituale per gli iscritti di tutti e tre gli Ordini il 2021 ha fatto segnare un miglioramento del reddito medio che a Enna è aumentato del +15,6% rispetto al 2020, a fronte di un +9,8% per i dottori commercialisti di Caltanissetta arrivando al +21,1% di quelli di Caltagirone. Parallelamente cresce anche il volume d’affari che aumenta dell’8% per gli iscritti di Enna, del +8,6% per quelli di Caltanissetta e del +22,3% per i professionisti calatini.

Nonostante questo, rimangono ampiamente al di sotto del reddito medio regionale che, nel 2021, è stato pari a 36mila e 600 euro i redditi dichiarati dai dottori commercialisti di Enna (-19,5%) e Caltagirone (-34,9%), mentre nel caso di Caltanissetta, il reddito medio dei professionisti risulta superiore a quello che si registra in Sicilia del 4,2%.

Se il dato relativo all’incidenza femminile sulla platea complessiva degli 849 professionisti palermitani risulta in linea con quello regionale attestandosi sul 29,2%, la presenza di giovani fino a 40 anni è invece inferiore di oltre 1 punto percentuale rispetto a quanto si registra in Sicilia e non va oltre il 18,3%.
Decisamente superiori alla media regionale risultano invece il reddito e il volume d’affari medi dichiarati dai dottori commercialisti palermitani nel 2021, rispettivamente pari a poco più di 45mila euro e a 66.136 euro (in Sicilia le stesse medie reddituali non vanno oltre i 36mila e 600 euro e 56.656 euro) che registrano, però, una flessione rispetto al 2020 pari al -3% per il reddito e al – 2,4% nel volume d’affari.

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