Commercianti e liberi professionisti, crolla il costo per attivare un Pos - QdS

Commercianti e liberi professionisti, crolla il costo per attivare un Pos

redazione

Commercianti e liberi professionisti, crolla il costo per attivare un Pos

giovedì 01 Settembre 2022

Osservatorio Confrontacosti.it e Sostariffe.it: canone mensile -63%, si riducono anche le commissioni. Obbligo scattato l’1 luglio e introdotto dalla legge 79/2022 in attuazione del Pnrr

ROMA – Dallo scorso 30 giugno sono scattate le sanzioni per esercenti e professionisti che non consentono ai clienti di pagare con carta di pagamento invece che in contanti.
A imporre il nuovo obbligo pos è stato il decreto legge 36/2022 (cosiddetto “decreto Pnrr 2”, articolo 18, commi 1, 2 e 3, convertito nella legge 79/2022) che attua gli obiettivi fissati nel Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Munirsi di un Pos continua a rappresentare un costo da non sottovalutare.

Secondo l’Osservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it, però, nel corso degli ultimi 5 anni si è registrato un crollo del costo del Pos in Italia con la spesa iniziale che si riduce a 22,82 euro (-66,5%) e il canone mensile che scende a 6,60 euro (-63,6%).

Lo studio ha preso in considerazione tutte le principali opzioni possibili per aziende, esercenti e professionisti andando ad evidenziare sia i costi fissi (come la spesa iniziale e il canone periodico per mantenere attivo il Pos) che le commissioni applicate sulle transazioni. I risultati dell’indagine sono poi stati confrontati con le rilevazioni del 2017. I dati raccolti dall’Osservatorio confermano un drastico calo dei costi del Pos nel corso degli ultimi cinque anni.

Costi fissi in drastico calo

Tra le principali evidenze dell’indagine si nota un drastico calo dei costi fissi: la spesa media iniziale da sostenere per il Pos è di 22,82 euro con un calo del 66,5% rispetto ai dati del 2017. C’è una differenza di poco più di 7 euro per quanto riguarda la spesa iniziale per un Pos Mobile (26,53 euro) e quella per un Pos Fisso (19,11 euro).

In diversi casi, inoltre, il Pos non prevede alcuna spesa iniziale, ciò significa che gli esercenti possono ottenere il dispositivo senza alcun esborso ma sottoscrivendo un abbonamento mensile. Da notare, inoltre, che anche per quanto riguarda i costi periodici si registra un sostanziale calo rispetto ai dati raccolti dalla precedente rilevazione. Nel corso del 2022, infatti, il canone mensile medio del Pos che professionisti e esercenti devono sostenere è di 6,60 euro.

Il canone mensile del Pos si è ridotto del 63,6%

Questo dato risulta essere sensibilmente inferiore rispetto a quello registrato nel 2017. Nel corso degli ultimi cinque anni, infatti, il canone mensile del Pos si è ridotto del 63,6%. Da notare che scegliere un Pos Mobile è ancora più conveniente con un canone medio pari ad appena 5,11 euro al mese che conferma la praticità dell’utilizzo di questa particolare tipologia per accettare i pagamenti.
Complessivamente, rispetto a cinque anni fa, in media, la spesa iniziale per il Pos è inferiore di circa 44 euro mentre il canone mensile si è ridotto di circa 12 euro. Munirsi di un Pos per poter accettare pagamenti, quindi, è diventato molto meno costoso, sia considerando l’investimento iniziale che i costi di mantenimento.

Commissioni sulle transazioni

Le commissioni troppo alte sono, da sempre, uno dei fattori che spinge molti esercenti a rifiutare il pagamento tramite Pos.
Anche in questo caso, però, il trend del settore è chiaro. Le commissioni applicate dagli istituti alle transazioni effettuate con un Pos sono in netto calo. Considerando le carte di pagamento che utilizzano il circuito PagoBancomat, ad esempio, si registra una commissione media pari all’1,40%.
Il dato è sensibilmente inferiore rispetto a quello fatto registrare dal settore nel 2017 quando un pagamento tramite il circuito PagoBancomat comportava una commissione media pari all’1,92%. In questo caso, scegliere un Pos Fisso conviene di più. La commissione applicata alla transazione è pari, in media, ad appena 1,27%. Anche i pagamenti con carte che utilizzano altri circuiti fanno segnare un’evidente tendenza al ribasso per quanto riguarda le commissioni applicate.

I dati medi rilevati dall’indagine, infatti, certificano una commissione pari all’1,66%. Si tratta di un calo netto (quasi un punto percentuale) rispetto a quanto rilevato nel 2017 quando la commissione media era pari a 2,56%.
Per le commissioni, il pagamento tramite Pos Fisso continua ad essere la scelta più conveniente per gli esercenti. La commissione media applicata, in questo caso, è pari all’1,61% con un calo di oltre un punto percentuale rispetto ai dati della precedente rilevazione.

Libero professionista, commerciante e ristoratore

L’indagine ha preso in considerazione tre profili diversi. Il primo è quello del Libero Professionista che registra poche transazioni annue ma di importo medio più elevato. Il secondo profilo è quello di un Negoziante che vende prodotti al dettaglio e che registra più transazioni ma di importo medio inferiore rispetto al primo profilo. Il terzo profilo preso in considerazione è quello di un Ristoratore che fa segnare un numero molto elevato di transazioni con un importo medio ridotto. Per un Libero Professionista si registra un calo sostanziale della spesa legata al Pos. Tale calo va da un minimo del 31,2% (utilizzando un Pos Mobile ed effettuando solo transazioni tramite circuito PagoBancomat) ad un massimo del 49,15% (con Pos Fisso e transazioni effettuate con “altre carte”).
Percentuali simili anche per il Negoziante che registra un taglio della spesa compreso tra il 25,3% e il 44,15%. Si riducono in modo significativo anche le spese per il Ristoratore. In questo caso, il taglio della spesa legata all’utilizzo del Pos è compreso tra il 25,7% ed il 44,49%.

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