Commercio: Cgia, 1 furto ogni 9 minuti in 2021, quasi 3 su 4 restano impuniti - QdS

Commercio: Cgia, 1 furto ogni 9 minuti in 2021, quasi 3 su 4 restano impuniti

dariopasta

Commercio: Cgia, 1 furto ogni 9 minuti in 2021, quasi 3 su 4 restano impuniti

Redazione  |
sabato 27 Maggio 2023

Furti e 'spaccate' continuano a essere un problema per commercianti e artigiani

Furti e ‘spaccate’ continuano a essere un problema per commercianti e artigiani: sono stati infatti 56.782 quelli registrati nel 2021, il 10,8% in più rispetto al 2000, che significano 156 rapine al giorno, 6,5 furti all’ora e 1 ogni 9 minuti. In più, quasi 3 su 4, il 72,3% del totale restano impuniti per un costo economico per gli esercenti che si stima aggirarsi attorno ai 3 mld l’anno. La denuncia arriva dalla Cgia che segnala come le situazioni più critiche si verifichino al Nord: Milano, Parma, Bologna, Rimini, Imperia, Firenze e Torino sono le province d’Italia dove i negozianti sono i più bersagliati dai malviventi. Nel mirino negozi e botteghe.

“La difficoltà di consegnare alla giustizia coloro che si sono resi responsabili di questi illeciti sta diventando ormai cronica e, probabilmente, sta “condizionando” anche le statistiche. Non è da escludere, infatti, che la riduzione del numero delle denunce registrato negli ultimi anni prima dell’avvento del Covid, non sia riconducibile a una ritrovata sicurezza, ma a un atteggiamento di sfiducia delle vittime nei confronti delle istituzioni che li “spinge” a non denunciare alle autorità giudiziarie il danno subito.”, si legge nel Report. Il problema, che sottolinea la Cgia nulla a che vedere con una critica alle forze dell’ordine, è di natura squisitamente “politica”: se Carabinieri e Polizia disponessero di un maggior numero di uomini e di mezzi in grado di presidiare con maggiore attenzione il territorio soprattutto nelle ore notturne, i malviventi avrebbero sicuramente la vita più dura, riflette la Cgia.

Le regioni dove i malfattori la fanno franca, prosegue lo studio, maggiormente sono Umbria e Marche (entrambe nel 73,8 per cento dei casi), la Campania (79,8 per cento) e, in particolar modo, nel Lazio (81,3 per cento). Se, invece, analizziamo il numero di furti avvenuti ogni 100 mila abitanti, Lombardia (138,8), Emilia Romagna (142,1) e Liguria (144,8) sono le regioni più “martoriate” dai rapinatori . A livello provinciale, infine, i territori più colpiti dalle scorribande di questi malfattori sono Torino con 155,5 furti denunciati ogni 100 mila abitanti, Firenze con 160,3, Imperia con 167,5, Rimini con 186,5, Bologna con 186,9 e Parma con 194,5. Maglia nera a livello nazionale è Milano con 222,8 furti ogni 100 mila abitanti.

E i negozi si attrezzano come fortini, controllati 24ore su 24 dai sistemi di videosorveglianza. Sta qui infatti il boom, negli ultimi anni, di installazioni di saracinesche, inferriate e vetri antisfondamento che , hanno “arginato” queste intrusioni. I dati però, segnala Cgia, dicono che il numero di coloro che ricorrono ad una assicurazione è in calo:”il premio di una polizza contro i furti ha ormai dimensioni economiche proibitive, soprattutto per alcune tipologie merceologiche, quelle, ovviamente, di maggior pregio”.

Le attività più a rischio e storicamente più appetibili per ladri e rapinatori restano comunque gli orafi/gioiellieri, i pellicciai, i tabaccai, i farmacisti e i benzinai. Le prime due per il valore economico dei loro prodotti, le altre per la disponibilità di contanti che hanno in cassa. Ora grazie ai pagamenti elettronici, alle telecamere di sorveglianza e alle casseforti a tempo, il rischio è sceso, anche se, annota ancora Cgia, rimangono ancora un obbiettivo sensibile.

Da qualche anno sono sempre più nel mirino dei criminali anche i negozi di prodotti tecnologici (computer, cellulari, Tv, etc.), gli autoriparatori/concessionari auto-moto, i commercianti di bici di pregio, i supermercati/alimentari, la moda/abbigliamento sportivo e i negozi di cosmetici e profumi.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017