Paolo Borsellino, 19 gennaio è il compleanno del giudice - QdS

Paolo Borsellino, il compleanno del giudice pochi giorni dopo l’arresto di Messina Denaro

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Paolo Borsellino, il compleanno del giudice pochi giorni dopo l’arresto di Messina Denaro

Marianna Strano  |
giovedì 19 Gennaio 2023

Una vita dedicata alla lotta contro la mafia: Paolo Borsellino avrebbe compiuto 83 anni nel 2023, un anno segnato dal clamoroso arresto del boss Matteo Messina Denaro.

Oggi avrebbe 83 anni e probabilmente sarebbe immensamente felice e fiero dell’arresto del boss di Matteo Messina Denaro, capo di quella Cosa nostra che lo ha ucciso nella strage di via d’Amelio. Si tratta di Paolo Borsellino, uno dei volti più celebri della lotta contro la mafia in Sicilia: il suo compleanno cadeva nel primo mese dell’anno, in particolare il 19 gennaio.

E oggi, in un inizio anno importante per la Sicilia grazie all’arresto di Messina Denaro, per la Sicilia il compleanno del magistrato antimafia è ancor di più una data da ricordare e da dedicare alla riflessione.

Compleanno di Paolo Borsellino, la vita del giudice

Nato il 19 gennaio 1940 a Palermo, secondi di 4 figli, Paolo Borsellino è cresciuto nel quartiere popolare della Kalsa assieme a un amico e collega fidato, cioè Giovanni Falcone. La consapevolezza di vivere in una Sicilia “macchiata” dal fenomeno mafioso e una terribile fine per mano di Cosa nostra accomunano la storia di questi due grandi uomini.

L’amore per la legalità e la giustizia hanno spinto Paolo Borsellino a iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza all’Università degli Studi di Palermo, conseguendo la laurea con il massimo dei voti nel 1962. L’anno successivo era già il magistrato più giovane d’Italia. L’inizio della sua carriera è segnata anche da importanti indagini, come quelle sugli omicidi del commissario Boris Giuliano prima e del capitano Basile per mano di Cosa nostra poi.

Fece parte del “pool antimafia” istituito dall’amico Rocco Chinnici, la cui attività più importante è sempre stata nel maxi-processo di Palermo. Un processo di proporzioni mai viste in precedenza, un risultato incredibile che portò a ben 19 ergastoli.

Appena 57 giorni prima della sua morte nella strage di via d’Amelio, avvenuta il 19 luglio 1992, Borsellino vide la mafia uccidere il suo amico d’infanzia e collega Giovanni Falcone.

Nel 2023 ancora domande sul futuro della mafia

Nel 1992 e prima, Paolo Borsellino sapeva di essere un “condannato a morte” per la sua attività contro la mafia. E sapeva anche che Cosa nostra è un nemico potente, capace di infiltrarsi anche nei più piccoli aspetti della quotidianità e visibile in ogni angolo della Sicilia.

Paolo Borsellino sapeva come con Cosa nostra fosse necessario scavare sempre più in fondo e lo sanno anche coloro che ricordano il giudice nel giorno del suo compleanno e onorano la sua memoria proseguendo la lotta contro la mafia. La criminalità organizzata siciliana dopo Matteo Messina Denaro continuerà a esistere probabilmente e non si sa ancora quando, cosa e se si scopriranno informazioni in più sulle stragi costate la vita a Falcone, Borsellino e a tanti altri impegnati nella lotta contro la mafia. Il 2023 è ricco di domande sul futuro di Cosa nostra e in un giorno come il compleanno di Paolo Borsellino, che per distruggere questo “cancro” siciliano ha dato letteralmente la vita, è importante mettere in campo ogni strategia per rispondere ai quesiti che ostacolano ancora il trionfo della legalità in Sicilia.

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