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Rara complicazione in gravidanza gemellare: delicato intervento a Palermo

Rara complicazione in gravidanza gemellare: delicato intervento a Palermo

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venerdì 20 Maggio 2022

Intervento di medicina fetale in Sicilia: è il primo al centro-sud per questo tipo di complicazione in gravidanza gemellare.

La gravidanza gemellare è sempre un momento di grande gioia, ma che porta con sé ansie e preoccupazioni. Nella gran parte dei casi si conclude in modo felice, ma altre volte esistono complicanze che mettono a rischio la salute e la vita dei neonati e della madre. Uno di questi casi è quello arrivato negli scorsi giorni all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo, dove è stato effettuato – per la prima volta per il centro-sud Italia – un intervento di medicina fetale per una rara complicanza in una gravidanza gemellare.

Intervento di medicina fetale a Palermo: il racconto

La settimana scorsa l’equipe medica del Centro di Riferimento Regionale per le patologie della gravidanza monocoriale dell’ospedale Buccheri La Ferla, il cui responsabile è il dottor Nicola Chianchiano dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia, ha effettuato con un risultato incoraggiante un intervento per una rara complicanza della gravidanza. La madre è in ottime condizioni e la gravidanza è attualmente in regolare evoluzione.

La complicanza, rara in gravidanze gemellari monocoriali, che ha portato al delicato intervento si chiama TRAP (Twin Reversed Arterial Perfusion). Si verifica un caso ogni 35.000 gravidanze: un gemello sano (gemello pompa) coesiste con un gemello in cui non si sono sviluppati l’apparato cardiovascolare e l’estremo cefalico. Tale gemello, definito acardio, costituisce un grave pericolo per l’intera gravidanza.

In utero sopravvive grazie al cuore del fratello, che fa circolare il sangue nel suo organismo, e da solo non riuscirebbe ad arrivare alla nascita. Il gemello acardio in utero, però, a lungo andare determina lo scompenso cardiaco nel gemello strutturalmente normale con conseguente morte dello stesso gemello sano.

L’unica possibilità di portare alla luce un neonato sano è data dall’interruzione dell’apporto di sangue verso il gemello acardio, mediante l’utilizzo del laser interstiziale, tecnologia all’avanguardia nel trattamento della gravidanza monocoriale patologica.

Le dichiarazioni

“La diagnosi prenatale oramai da tempo eseguita nel nostro Ospedale – dichiara fra Gianmarco Languez, il Superiore dell’Ospedale – è un ambito assai delicato, non solo per le implicanze mediche ma anche per quelle di ordine psicologico ed etico che vengono tenute opportunamente presenti. Si mettono a disposizione apposite figure professionali per offrire supporto e sostegno ai futuri genitori con la finalità di esaltare il valore della vita fin dal concepimento”.

La presenza del Centro palermitano del Buccheri La Ferla fa sì che le coppie genitoriali non siano più obbligate ad affrontare i disagi e i costi dei viaggi per raggiungere uno degli altri Centri (4 in totale) in Italia, che si trovano in Lombardia e in Liguria.

“Per una corretta assistenza dei casi di patologia fetale specifica delle gravidanze monocoriali all’ospedale Buccheri La Ferla da anni è stato istituito un percorso assistenziale dedicato. Questo si basa sulla differenziazione di un ambulatorio riservato alla diagnostica e all’inquadramento precoce del rischio in questo tipo di gravidanza, garantendo tutti i controlli clinici e strumentali necessari fino al momento del parto. È stata formata un’equipe multidisciplinare composta da: ginecologi, anestesisti, neonatologi, ostetrici, infermieri, psicologi e personale specializzato di sala operatoria”.

“Il nostro obiettivo è quello di intervenire in tutte le gravidanze complicate dell’Isola per garantire migliore out come ai neonati e minori disagi alle famiglie”, dichiarano il dottor Gueli Alletti e il dottor Chianchiano.

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