PALERMO – Le Srr e gli enti locali avranno un ulteriore mese per presentare i progetti necessari a ottenere i finanziamenti per la realizzazione di impianti di compostaggio locale o di comunità. A deciderlo è stato l’assessorato regionale ai Rifiuti, accogliendo una richiesta proveniente dall’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni. In un primo tempo l’avviso sarebbe dovuto scadere il 14 agosto ma, complice il periodo feriale del personale in servizio nei singoli enti si correva il rischio di lasciare fuori un numero elevato di soggetti interessati. La proroga approvata a fine luglio sposta il termine per la ricezione delle domande di finanziamento al 15 settembre.
Impianti di compostaggio, in ballo 15 milioni di euro
In ballo ci sono 15 milioni di euro destinati agli Egato, espressione poco diffusa in Sicilia ma che indica gli enti di governo d’ambito territoriale ottimale. In Sicilia molto più note sono le Srr, le 18 società che la legge regionale del 2010 che regola il settore rifiuti ha individuato per la pianificazione dell’impiantistica nell’isola. L’avviso pubblicato dalla Regione, che fonda la propria dotazione finanziaria nel Pr Fesr 2021-2027, specifica che in “assenza di Egato operativi” ciascun Comune può presentare in proprio delle proposte di finanziamento. Nello specifico fino a quattro istanze se è una Città metropolitana, fino a tre se è un Comune che è anche capoluogo di Libero consorzio o un Comune con oltre 30mila abitanti, fino a due se si tratta di un Comune tra 10.001 e 30mila abitanti, mentre per i centri più piccoli ci sarà la possibilità di presentare un solo progetto. “La presenza di un Egato Operativo preclude ai Comuni ricadenti nell’Ato di presentare proposte in forma autonoma”, viene specificato.
Possibilità di una conduzione in house da parte del pubblico
L’obiettivo che si cerca di raggiungere con lo stanziamento dei fondi riguarda la riduzione della percentuale di rifiuti organici che vengono inviati negli impianti di compostaggio tradizionale, che rappresentano un costo per gli enti locali. Tuttavia, a riguardo, bisogna fare subito una specificazione: una volta assegnati i fondi, ai soggetti beneficiari spetterà deciderà quale tipo di gestione immaginare per i nuovi impianti. Il decreto legge 201 del 2022 sul riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica – approvato non senza polemiche con l’intento dichiarato di tutelare e promuovere la libertà di prestazione dei servizi per i privati interessati alla gestione di servizi di interesse economico generale di livello locale – non esclude la possibilità di una conduzione in house da parte del pubblico, ma tale volontà deve essere accompagnata da “una qualificata motivazione che dia espressamente conto delle ragioni del mancato ricorso al mercato ai fini di un’efficiente gestione del servizio”.
Questo per dire che non è escluso che una volta incamerati i fondi la conduzione degli impianti di proprietà pubblica potrebbe finire comunque in mano dei privati a cui spetterebbe chiaramente un diritto a ricavare profitto dall’attività. L’avviso prevede la possibilità di utilizzare il contributo per l’acquisto di macchinari e terreni in cui realizzare l’impianto, imponendo un tetto massimo per le spese in materia di esproprio. Altre specifiche riguardano le capacità di trattamento: nel caso di compostaggio di comunità, in cui portare rifiuti organici di natura domestica o non domestica, il progetto dovrà prevedere un massimo di 130 tonnellate all’anno, mentre per il compostaggio locale – impianto in cui possono essere conferiti rifiuti organici provenienti da attività agricole, vivaistiche oppure da cucine, mense, mercati, giardini o parchi – il tetto è fissato in 80 tonnellate all’anno.
In entrambi i casi si tratta di capacità decisamente ridotte rispetto ai grandi impianti attualmente in funzione nell’isola e in molti casi di proprietà privata. L’avviso prevede che per entrambi i tipi di impianto, il soggetto proponente dovrà comunicare la parte di popolazione che sarà indirizzata verso i nuovi impianti. La graduatoria che verrà stilata terrà conto di una serie di elementi a cui sarà assegnata una specifica valutazione: si va dall’esistenza di partenariati pubblico-privati e accordi con i consorzi di filiera allo stato di avanzamento del progetto e al possesso di autorizzazioni da parte degli enti competenti, fino all’implementazione di soluzione innovative dal punto di vista tecnologico come nel caso dell’utilizzo di sistemi che consentano l’identificazione del soggetto che conferisce, per esempio tramite sacchetti dotati di codice a barre.

