In particolare, tra luglio e settembre sono state effettuate 13.500 compravendite di immobili a uso abitazione e accessori, 650 a uso economico e 30 a uso speciale.
Cala la compravendita immobiliare in tutta la Sicilia: nei tre mesi estivi del 2023 (luglio, agosto e settembre, ultimi dati appena sfornati dall’Istat), nell’Isola sono state effettuate poco più di 14 mila compravendite, mentre nel trimestre precedente erano state 16 mila.
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In particolare, tra luglio e settembre sono state effettuate 13.500 compravendite di immobili a uso abitazione e accessori, 650 a uso economico e 30 a uso speciale. Rispetto al trimestre precedente, sono diminuite principalmente le compravendite a uso abitazione, calate di circa 2 mila unità. In parallelo, sono diminuiti anche i mutui con concessione di ipoteca immobiliare, che scendono da 4 mila a poco più di 3.100 accensioni. La Sicilia rappresenta il 6,7% del totale nazionale, che raggiunge le 210 mila compravendite totali nei tre mesi estivi, e il 4,3% dei mutui, su un totale per la penisola di 72.500 contratti.
Compravendita immobiliare in Sicilia: lo sviluppo dell’annualità
Nell’anno, l’andamento della compravendita immobiliare in Sicilia si è sviluppato secondo un’onda che ha visto il secondo trimestre dell’anno raggiungere i picchi massimi per poi ridiscendere. Una riduzione maggiore di quella registrata nel resto d’Italia, considerato che in Sicilia sono state perse il 13% delle compravendite, mentre nell’intera penisola il 10%. Rimangono stabili, invece, le compravendite immobiliari in Sicilia relative agli immobili a uso speciale, una categoria comunque marginale rispetto alle altre due. Si tratta, infatti, delle unità immobiliari costituite da opifici ed in genere da fabbricati costruiti per esigenze speciali di un’attività industriale o commerciale, non utilizzabili per altri usi senza radicali trasformazioni. Ad esempio, sono immobili ad uso speciale le stazioni per servizi di trasporto e di navigazione, i fari e le costruzioni mortuarie. La spiegazione di questo andamento è abbastanza semplice, ed è legata a quanto successo negli anni passati, attraversati dalla pandemia mondiale.
Lo stop del 2020 per la pandemia
La fase di stop del 2020 ha impedito fisicamente di espletare molte pratiche nei mesi delle limitazioni nei movimenti. Ha, inoltre, spinto molti possibili acquirenti a tergiversare, a causa dell’incertezza del momento. Nel 2021 sono stati quindi segnati aumenti del 23 e del 45%. Il 2022 e il 2023 sono stati gli anni della stasi, dovuta anche, nel 2022, al forte aumento delle spese per le famiglie. Tra le cause la guerra in Ucraina l’aumento dei tassi di interesse sui mutui, che hanno reso la spesa inaffrontabile per molti.
I dati presenti della compravendita immobiliare in Sicilia, infatti, si sono allineati con quelli del 2019, quando il mercato immobiliare viveva già una condizione di recessione. Nonostante il 2023 sia da considerare un anno di ripresa, rimane l’incertezza per un futuro che presenta sempre nuovi imprevisti. Molti, infatti, rimangono in attesa di decidere quanto una spesa consistente come quella dell’acquisto di una casa sia effettivamente affrontabile o meno nei tempi che corrono.
Le previsioni della compravendita immobiliare in Sicilia per il 2024
Il problema vero è che a diminuire sono le intenzioni di acquisto delle famiglie e in generale le compravendite. A causa di questa dinamica, sono infatti in calo del 10% le compravendite residenziali secondo le previsioni di Nomisma, rinomata società di consulenza fondata da Bnl. Le compravendite a livello nazionale si sono attestate a 710mila nel 2023 e ne previste 695mila nel 2024, 689mila nel 2025 e 682mila nel 2026.
“L’incertezza sulle prospettive – secondo Nomisma – rappresenta un fattore di inevitabile differimento delle scelte. Soprattutto di quelle che presuppongono un ingente impegno di capitale, come l’acquisto della casa”.