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Elezioni amministrative: in Sicilia vanno al ballottaggio cinque Comuni su sette

Elezioni amministrative: in Sicilia vanno al ballottaggio cinque Comuni su sette

Soltanto a Bagheria e Acicastello sono passati al primo turno rispettivamente Filippo Tripoli (nella foto), e Carmelo Scandurra, entrambi sostenuti da civiche di centrosinistra e centrodestra. Forte calo grillino mentre la Lega, nonostante le piazze piene, non ha sfondato. Tutti i sindaci del Catanese

Due sole vittorie al primo turno – a Bagheria, nel Palermitano e ad Acicastello, nel Catanese -mentre negli altri cinque comuni, al voto in Sicilia con il maggioritario, si andrà ai ballottaggi.

A Bagheria il sindaco uscente, il grillino Patrizio Cinque, aveva avuto una serie di guai giudiziari, aveva comprato con altri esponenti del movimento un ecomostro per farlo diventare un albergo e non era stato ricandidato.

Bagheria, Tripoli
al primo turno

Così, nella Ba’aria di Giuseppe Tornatore ha vinto l’ex consigliere comunale Filippo Tripoli (nella foto) che ha ottenuto il 46% ed era sostenuto dal centrosinistra e da un pezzo di centrodestra. Nel programma presentato ai cittadini aveva dichiarato di voler lavorare per “un paese normale”.
Per questo aveva lanciato una proposta coinvolgendo forze politiche diverse che hanno messo da parte i propri simboli per sposare un progetto civico che mettesse Bagheria al centro.

Nonostante la piazza riempita dal capo della Lega Nord e ministro dell’Interno Matteo Salvini, il candidato bagherese di destra e leghisti, Gino Di Stefano, si è fermato invece al 32%.

Tracollo
grillino

Tracollo grillino, infine: il M5s, che ha amministrato il Comune negli ultimi cinque anni e aveva candidato una ex assessore di Cinque, Romina Aiello, non è andato oltre il 10%.

Ma anche negli altri Comuni dove il movimento aveva vinto le ultime amministrative (Bagheria e Gela), è andata male. Nonostante ciò il capo politico grillino Luigi Di Maio ha dichiarato che le elezioni in Sicilia hanno “dimostrato la solidità del M5S”.

In realtà il piccolo segnale inviato al governo nazionale sembra essere di segno diverso: le adunate di piazza non pagano più di tanto. La Lega, per esempio, ha ottenuto un buon risultato, ma non ha certo sfondato rispetto alle piazze strapiene che avevano accolto Matteo Salvini. Nonostante ciò il capo della Lega ha ringraziato i siciliani perché ” ci hanno regalato, si sono regalati un’emozione, una voglia di cambiamento”.

A confermare poi il non felice momento nei rapporti tra leghisti e grillini c’è l’affermazione, diffusa dalle agenzie e attribuita a fonti pentastellate, secondo cui “la Lega in Sicilia è stata battuta dal M5S ovunque a dimostrazione del fatto che quando non corre con il centrodestra è sempre dietro il M5S”.

Ad Acicastello vince Carmelo Scandurra

Oltre che a Bagheria anche ad Acicastello, a pochi chilometri da Catania, la vittoria di Carmelo Scandurra (53%), fino a pochi giorni fa presidente del Consiglio comunale, è diventato sindaco sostenuto da sette liste civiche di centrodestra e centrosinistra stracciando l’ex vicesindaco Ezia Carbone, sostenuta dal centrodestra e dall’ex primo cittadino Filippo Drago, che, dopo il secondo mandato, non era ricandidabile.

Premiate le alleanze
centrosinistra-centrodestra

C’è stata insomma una buona affermazione dei candidati frutto delle “strane alleanze” fra centrodestra e centrosinistra. Come dire che i cittadini hanno voglia non di scontri ma di confronti e soprattutto di governo pacato e costruttivo.

Al ballottaggio
cinque Comuni

A Caltanissetta, unico capoluogo di provincia al voto, andranno al ballottaggio Michele Giarratana (37% circa), appoggiato dal centrodestra, e Roberto Gambino (20%) del M5s; Oscar Aiello della Lega è quarto, dietro a Salvatore Messana del centrosinistra.

A Gela sarà sfida al secondo turno tra Lucio Greco (37%) e Giuseppe Spata (31%): il primo è sostenuto dall’alleanza tra il pezzo di Fi vicino a Gianfranco Miccichè e il Pd, il secondo è il candidato della Lega, appoggiato dal centrodestra e dai dissidenti di Fi. Anche a Gela è andato malissimo il M5s, che aveva stravinto cinque anni fa con Domenico Messinese. Il candidato grillino Simone Morgana si è fermato al 14%.

A Castelvetrano, comune sciolto per mafia due anni fa, si sfideranno al ballottaggio Calogero Martire (29%) del centrodestra (senza Lega e FdI) e Enzo Alfano (28%) del M5s. Delusione (17%) per Pasquale Calamia, unico candidato col simbolo del Pd per il quale il segretario Nicola Zingaretti aveva tenuto un comizio in piazza.

A Mazara del Vallo, se la vedranno al secondo turno Salvatore Quinci (33%) sostenuto da liste civiche e Giorgio Randazzo (21,1%), il candidato della Lega.

A Monreale il duello al ballottaggio sarà tra Alberto Arcidiacono (24%), autonomisti e Diventeràbellissima, e l’uscente Pietro Capizzi (23%), appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra.

Faraone: il M5s se lo conosci lo eviti


“Il M5s se lo conosci lo eviti – ha commentato il segretario del Pd Sicilia, Davide Faraone -, perdono e non vanno nemmeno al ballottaggio laddove hanno governato negli ultimi cinque anni (Gela e Bagheria). Salvini, piazze piene urne vuote. È venuto in Sicilia a fare il gradasso e torna in padania con qualche selfie ma a mani vuote. Sui sette comuni più grandi al voto, con il modello ‘Civico’ vinciamo o al primo turno o andiamo al ballottaggio con buone speranze di vittoria. Purtroppo non ce la facciamo a Castelvetrano e a Caltanissetta. Molto bene i nostri candidati nei piccoli comuni dove le esperienze civiche sono da sempre una regola. Buon lavoro a Domenico Venuti, riconfermato sindaco a Salemi e a Pippo Laccoto, nuovo sindaco di Brolo”.

Tutti i sindaci
del Catanese

Tra i Comuni in cui si votava con il proporzionale, da segnalare, nel Catanese, a Motta Sant’Anastasia è stato confermato Anastasio Carrà (44%), uomo di Salvini, che però ha dovuto faticare molto nel duello con Danilo Festa (38%), del centrosinistra, noto per le sue battaglie contro la discarica.

A Ragalna ha vinto il centrosinistra confermando Salvatore Chisari (56%) contro Emanuele Motta (44%).

Lo stesso è avvenuto a Zafferana etnea, dove Salvo Russo, assessore alle politiche scolastiche del sindaco uscente Alfio Russo, ha ottenuto il 55% dei consensi contro il 36% di Rosaria Coco, rappresentante del centrodestra.