Scatta il provvedimento di revoca dal Comune di Agrigento dopo le accuse mosse contro l'ingegnere catanese.
C’è anche l’ingegnere catanese Paolo Di Loreto nella lista degli indagati dell’operazione “Pandora”: è stato arrestato e nelle scorse ore il Comune di Agrigento ha annunciato la revoca dell’incarico di consulente per il Piano Regolatore Generale.
A firmare il provvedimento è stato il dirigente del settore Lavori pubblici, Alberto Avenia. L’inchiesta ha portato all’arresto del sindaco di Tremestieri etneo, Santi Rando. Tra gli indagati – non per voto di scambio ma per corruzione – l’ex assessore regionale Luca Sammartino, che si è dimesso e ha ottenuto la sospensione degli incarichi pubblici per un anno dopo il blitz.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
La revoca al consulente Di Loreto
L’ente, attraverso un provvedimento firmato dal dirigente del settore Lavori pubblici Alberto Avenia, preso atto che “ricorrono i presupposti per la revoca” ha disposto la sospensione dell’incarico per Di Loreto, la cui ultima proroga risale a febbraio 2024. Importante sottolineare che l’incarico non è a titolo gratuito: la determina 149 del 31 maggio 2022, infatti, avrebbe impegnato poco più di 38mila euro per pagare l’ingegnere per seguire l’iter necessario al completamento dei procedimenti formativi in seno all’attuale strumento urbanistico.
Al momento, però, sembra che non ci sia un nesso tra i lavori svolti da Di Loreto ad Agrigento e il caso di corruzione nella gestione degli appalti riscontrato a Tremestieri Etneo (CT) con protagonista (anche) l’ingegnere catanese.