Giornata di svolta per la giunta Trantino. Alle 12.30, infatti, hanno giurato a Palazzo degli Elefanti i nuovi assessori che prenderanno il posto di quelli uscenti. Infatti, è stato nominato colui che assumerà la guida dell’Assessorato allo Sport, alle Politiche Comunitarie e alle Infrastrutture lasciato vacante dal dimissionario Sergio Parisi, mentre in uscita ci sono anche Bruno Brucchieri, assessore ai Servizi Sociali di Palazzo degli Elefanti, l’ex vice sindaco Paolo La Greca e Alessandro Porto.
I quattro nuovi assessori
I nuovi assessori della giunta Trantino sono Daniele Bottino, che assume le deleghe di Servizi demografici e decentramento, Protezione civile e dissesto idrogeologico, Patrimonio e Rapporti con il Consiglio comunale. Luca Sangiorgio invece assume l’assessorato all’Urbanistica, Mobilità, Decoro urbano e Rapporti con l’Università.
Carmelo Coppolino è il nuovo assessore alla Polizia Municipale e Viabilità. Mentre la delega ai Servizi sociali, Inclusione sociale e famiglia tocca a Serena Spoto. Restano nelle mani di Trantino le deleghe della Cultura, Turismo, Politiche Comunitarie, Lavori Pubblici e Sport.
L’addio di Sergio Parisi
Nel pomeriggio di ieri, l’ormai ex assessore allo Sport, alle Infrastrutture e alle Politiche Comunitarie, Sergio Parisi, in un lungo post ha salutato Palazzo degli Elefanti, facendo un riepilogo di quanto fatto in carica negli ultimi anni d’Assessorato: “Per me termina una fase importante della vita, vissuta con dedizione, passione e sacrificio, sempre al servizio della città e della sua comunità – ha scritto Parisi – Non è solo la storia di questa amministrazione, ma un cammino durato più di otto anni, attraversando tre consiliature, quattro con quella del Sindaco facente funzioni Bonaccorsi, e costruito su “un’idea di città che parte da lontano”. Un’idea fondata sulla collaborazione, sul gioco di squadra e sulla capacità di adattarsi alle difficoltà, ma anche con la consapevolezza che la politica spesso perde credibilità quando antepone logiche non comprensibili per i cittadini alla valorizzazione del merito e alla valutazione dei risultati ottenuti. Punto. E a capo. Tra i risultati più significativi, che voglio ricordare, la creazione dell’Assessorato alle Politiche Comunitarie, un modello amministrativo innovativo che ha permesso di intercettare risorse europee e realizzare progetti strategici per la città con risultati visibili e misurabili: riqualificazione urbana, mobilità, gli interventi insieme ad AMTS; e poi lo sport con la ristrutturazione dello stadio Massimino, riqualificato a tempo di record prima dell’inizio del campionato dell’era Pelligra, con l’affidamento della squadra, e il progetto “Catania Spazio Sport” con la realizzazione delle piazze che hanno trasformato luoghi e abitudini, restituendo entusiasmo e identità alla comunità. E ancora il Palanesima, in stato avanzato di realizzazione e i grandi interventi come Ognina, in cantiere e non ultimo il progetto appena avviato per la manutenzione delle piazze. Adesso anche i quarantacinque milioni di lavori sulle infrastrutture culturali inserite nel dossier di candidatura per Capitale della Cultura 2028. L’elenco potrebbe essere lunghissimo, ma avrò modo di raccontarlo su questo profilo, libero finalmente da obblighi istituzionali e quindi “a cuore aperto”. Ho creduto e credo che si possa amministrare avendo come obiettivo la città del futuro da lasciare ai nostri figli e alle nostre figlie, andando oltre gli eccessi della burocrazia e le logiche politiche. Tutto questo è stato possibile grazie ai Sindaci che mi hanno lasciato libero di costruire un modello e una strategia, così come a dirigenti e funzionari delle Politiche Comunitarie, dei lavori pubblici e dello sport che ci hanno creduto e hanno lavorato col sorriso. Da semplice cittadino, rimango a disposizione di Catania e dei catanesi e per adesso non mi interessa altro. Mi basteranno la mia famiglia che mi ritroverà per qualche ora in più e le tante manifestazioni di affetto di queste ore, che scaldano il cuore e mi convincono di non aver troppo demeritato. Grazie e a presto”.
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