Comuni dei Nebrodi dimenticati, la protesta del sindaco di Naso - QdS

Comuni dei Nebrodi dimenticati, la protesta del sindaco di Naso

Lina Bruno

Comuni dei Nebrodi dimenticati, la protesta del sindaco di Naso

venerdì 17 Settembre 2021

Il primo cittadino, Nanì, punta i riflettori su carenze infrastrutturali e mancanza di grandi investimenti nell’area, già a rischio spopolamento: “Per questa zona nessuna risorsa arriverà dal Pnrr”

MESSINA – Una grande bellezza che non riesce a diventare risorsa economica per i limiti infrastrutturali di un territorio tagliato fuori ancora una volta dai grandi investimenti. I sindaci dell’area tirrenica e dei Nebrodi della provincia di Messina non si rassegnano a questa emarginazione. Non lo fa Gaetano Nanì, da quasi un anno primo cittadino di Naso; dopo una serie di tentativi di protesta fatti con altri colleghi, l’ultimo con un documento sottoscritto due mesi fa da 30 sindaci, che non hanno portato alcun riscontro, Nanì ha deciso di scrivere al Presidente del consiglio Mario Draghi, al presidente della Regione Nello Musumeci, al sindaco della città metropolitana Cateno De Luca ed alle deputazioni europea, nazionale e regionale.

Il nodo centrale rilevato è la debolezza infrastrutturale, la difficoltà dei collegamenti, limiti che bloccano l’imprenditoria sia locale che esterna che vorrebbe fare qui investimenti. Naso con i suoi 3600 abitanti, al confine con il Parco dei Nebrodi, con il suo centro storico, il museo d’arte sacra, la biblioteca, il teatro ha sviluppato negli ultimi anni una vocazione turistica su cui ormai si punta insieme alle tradizionali attività agricole.

Non c’è alcun investimento in questa zona nel Pnrr, hanno tentato di recuperare facendo il Piano complementare ma non c’è nulla neppure lì; è stato pubblicato la settimana scorsa il piano delle ferrovie e continua a non spendersi neppure un euro su questo territorio. Ci sono degli imprenditori – sottolinea Nanì – che vorrebbero investire nel mio territorio, vorrebbero ristrutturare le case nel centro storico per fare un albergo diffuso; anche chi è già nel settore turistico vorrebbe investire nella zona di ponte Naso che è quella adiacente al porto turistico di Capo d’Orlando, ma se non ci sono investimenti dello Stato che agevolano l’arrivo di turisti non rischiano. Lo Stato ci sta lasciando con il binario unico non c’è una programmazione di grande viabilità. Sarebbe importante avere anche un collegamento veloce con Catania per arrivare all’aeroporto in tempi più rapidi di quanto non sia possibile adesso”.

Altro punto fondamentale per il sindaco di Naso è l’attivazione di Istituti tecnici superiori, con indirizzi turistico e florovivaistico. “Dobbiamo fare restare qui i giovani dandogli la possibilità di formarsi in quei settori in sintonia con la nostra vocazione”.

In sintesi le richieste principali del sindaco riguardano la prosecuzione del doppio binario ferroviario da Patti a Castelbuono; la realizzazione dell’intervalliva Tirreno-Nebrodi (Ponte Naso – Randazzo); il potenziamento dell’aeroporto di Reggio Calabria check-in a Messina con aliscafo diretto.

“Ho ricevuto solidarietà da parte di colleghi – prosegue Nanì- e sono pronti a seguirmi. Tra 15 giorni se non ricevo alcuna risposta sono pronto ad organizzare dei pullman e andare fin sotto a Palazzo Chigi a protestare. Unico grande investimento nella provincia di Messina è il rifacimento della stazione ferroviaria, finalmente dico e Cancelleri ci sta raccontando barzellette, perché se non c’è un miglioramento della viabilità all’interno dell’area dello Stretto arrivare qui sarà sempre un odissea. Purtroppo in provincia di Messina abbiamo una rappresentanza politica debole, che non riesce ad incidere sulle scelte importanti che condizionano il futuro dei territori”.

Naso, come altri piccoli Comuni dei Nebrodi, è a rischio spopolamento e una via d’uscita per frenare l’impoverimento è valorizzare il loro patrimonio storico artistico creando una sinergia con i Comuni della costa che offrono magari solo la balneazione. Ma anche Naso ha la sua spiaggia che Nanì sta cercando di migliorare dopo averla liberata dalle recinzioni private. Interventi sono in atto anche sulla viabilità di accesso al Comune.

“C’è un progetto da 5 milioni di euro che sto cercando di fare finanziare che ha una valenza turistica non indifferente perché collega il centro storico con la spiaggia. E il prossimo anno le risorse che andremo a mettere sul turismo saranno destinate per il 75% alla promozione”.

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