Cosa significa oggi lavorare in azienda? Non si tratta semplicemente di un contratto o di una mansione, non è solo professionalità e saper fare. Oggi lavorare in azienda ha un valore aggiunto, un senso di appartenenza che rende l’individuo protagonista della politica di crescita e di sviluppo nell’ottica del miglioramento continuo. In questa nuova visione di gruppo e di ruolo, l’inclusione è una chiave di lettura fondamentale, è la spinta a considerare la pluralità di intenti, a intendere la “persona con disabilità” una risorsa imprescindibile.
La “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” che è stata adottata nel 2006 e i cui contenuti vengono ripresi in Agenda 2030, ha promosso diritti e benessere delle persone con disabilità, spingendo al loro pieno inserimento all’interno della vita culturale, lavorativa, economica, sociale e politica. Proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili, il 3 Dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Giornata di eventi culturali, dibattiti, incontri, che ripropongono il tema della necessità di creare una società accessibile a tutti, di offrire pari opportunità e di consentire a chiunque l’accesso agli ausili e alle risorse che possano permettere all’individuo una crescita totale, la realizzazione di un progetto di vita che nasce dalla scuola e ha un suo prosieguo nel lavoro e nella società.
Allora quali sono i tasselli che consentono gradualmente l’abbattimento delle barriere, non soltanto quelle fisiche, ma anche e soprattutto quelle mentali? In primis la scuola, in cui ogni alunno rappresenta un mondo con le sue peculiarità e la cultura deve essere quella dell’individuo. Poi nel progetto di vita di ciascuno, quindi la realtà lavorativa che deve includere la persona culturalmente e professionalmente formata, per consentire a essa un pieno appagamento dei propri desideri e delle proprie aspirazioni. In questo processo il linguaggio assume un ruolo fondamentale.
Cosa significa “comunicazione consapevole”? Ce lo spiega Daniela Giardino, esperta di pianificazione e controllo dei costi della Bioraffineria di Gela, nel suo intervento per WomenX Impact. Una testimonianza di inclusione aziendale fatta di comprensione dei bisogni, linguaggio empatico, comunione di intenti, perseguimento dei medesimi obiettivi. La Giardino parte dai cenni al bullismo a scuola per arrivare a raccontare di una realtà stimolante di inclusione concreta, in cui nella mission aziendale rientrano non soltanto gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente, innovazione tecnologica, sostenibilità, energia, ma anche il tentativo di abolire il concetto di “normalità” e di promuovere la diversità come qualcosa che sta fuori dal concetto di disabilità.
Comunicare significa parlare, dire qualcosa a qualcuno. L’uomo parla con le parole, con i gesti, con le espressioni. Comunicare consapevolmente significa fare in modo che il proprio messaggio arrivi all’interlocutore e che arrivi con efficacia, con empatia, che ci sia scambio, reciprocità di intenti. Quale valore può avere in un contesto sociale la potenza della parola? In famiglia, a scuola, nell’ambiente lavorativo, essere consapevoli della forza del messaggio che si vuole trasmettere è un modo per togliere i vincoli e per rimettere insieme i pezzi. Dunque comunicare con empatia, consapevolmente, sapendo insieme, diventa un mezzo per includere.
Nella nuova visione di disabilità, dice la Giardino, parlare significa conoscere e farsi conoscere, è un modo per avvicinarsi, per entrare naturalmente in contatto e in quel momento, solo in quel momento, ci si avvicina all’individuo, alla persona. Con la naturalezza dei bambini, fuori dagli schemi, lontani dai pregiudizi, con quel senso umano di condivisione di pensieri ed esperienze che prescinde dalla forma e che permette di vedere l’altro con occhi diversi. I giovani sono un anello fondamentale di questa crescita e del sentire comune ne hanno esperienza, ogni giorno. La vera sfida nasce da noi.
Ilaria Aronica, Morena Volpe
VB Tecnico delle Biotecnologie Sanitarie
IIS “E. Fermi” di Licata (Ag)
