L’impegno è anche accendere i riflettori su un territorio che ha ispirato i grandi della letteratura. Il 6 settembre un evento organizzato dall’associazione Strada degli scrittori e dal Comune
PORTO EMPEDOCLE (AG) – Grande dolore per la scomparsa di Andrea Camilleri è stata espressa, tra gli altri, anche dall’associazione Strada degli Scrittori. “Lo abbiamo ricordato ogni giorno durante il recente master di scrittura organizzato dalla Treccani ad Agrigento” ha dichiarato il direttore Felice Cavallaro.
E per proseguire su questa scia il prossimo 6 settembre, giorno in cui Camilleri avrebbe compiuto 94 anni, l’associazione e il Comune di Porto Empedocle hanno deciso di organizzare un evento centrato su una video intervista all’autore di tanti avvincenti storie. Un appuntamento nel cuore della città che rappresenta la vera Vigata del commissario Montalbano.
“Continueremo a considerare – ha aggiunto Cavallaro – questo nostro Grande Vecchio, con radici nella terra di Pirandello e Sciascia, il cardine di un progetto che trasforma la sua ‘Strada’ in un richiamo per leggerne i libri ed assaporare le atmosfere della Vigata autentica, fra i vicoli della sua Porto Empedocle”.
Di riflesso, l’impegno è anche quello di accendere sempre più i riflettori fra i Templi, i teatri, i castelli, le miniere, le pietre che hanno ispirato ed ispirano tanti grandi della letteratura in una città come Agrigento piena di cultura.
Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle, ha inoltre sottolineato come il 6 settembre coincida con le celebrazioni del patrono San Calogero: “Una festa – ha detto – cui Camilleri era legatissimo, anche perché all’anagrafe il suo nome completo è Andrea Calogero, come ribadiva sempre. E come sarà d’ora in poi ricordato istituzionalizzando la data dell’evento per gli anni a venire”.
Un dettaglio legato non soltanto al patrono, come spiegato da Carmina: “Il 6 settembre Camilleri troverà ad attenderlo anche la Madonna del Carmelo, che stiamo festeggiando in questi giorni. Nasce con San Calogero e si spegne nei giorni della Madonna. È come se avesse steso l’ultimo copione per le due feste. Sembra che quasi inconsciamente abbia voluto scrivere l’ultima pagina legata al suo paese”.
La gente ha voglia di ricordare uno dei più grandi letterati del nostro tempo. Un siciliano autentico, non “di scoglio” ma cittadino italiano come amava definirsi. Ha vissuto a Roma, ma con il pensiero costante ai colori e alle tradizioni della sua terra. Un ambasciatore a tutti gli effetti. Il riconoscimento alla sua scrittura è arrivato tardi, ma vivrà in eterno. Uomini così rappresentano il vero riscatto per un territorio martoriato e vandalizzato da troppa ignoranza.