Milano, 19 dic. (askanews) – Durante la settimana del design a Milano è boom delle tariffe ricettive. Secondo l’Annual report (Eco) sistema design Milano, nel Comune di Milano le tariffe degli hotel hanno oscillato tra 145,02 euro (minimo) e 3.641,43 euro (massimo), con incrementi fino a 88,71% per le tariffe minime degli alberghi a 5 stelle e fino a 129,56% per le tariffe massime degli hotel a due stelle rispetto alla stessa settimana del 2024, non interessata dalla manifestazione. Dinamiche simili riguardano il segmento case o appartamenti, che registra aumenti tra il 59% per le tariffe massime e il 77,41% per le minime.
“Accanto all’indotto economico straordinario che genera il Salone, insieme alla settimana del design, si evidenzia come il costo delle camere sia elevato quindi diventa un’urgenza confrontarsi e far convergere gli interessi – ha detto la presidente del Salone del Mobile di Milano, Maria Porro – perché uno dei punti di forza del Salone è sempre stata la sua dimensione inclusiva dove per inclusione intendiamo il fatto che tutte le persone coinvolte nella cultura del progetto quindi non solo l’elite ma tutti i livelli avessero la possibilità di permanere a Milano”.
A tal proposito Porro sottolinea come una cosa che emerge dal report è “anche un calo dei visitatori italiani quindi vuol dire non poterselo permettere e questo è un problema ecco perché bisogna attivare delle strategie condivise. Ci vuole una presa di responsabilità da parte di tutti perché abbiamo un gioiello, un potenziale enorme da esplorare ma dobbiamo lavorare insieme per diminuirne i rischi”.
E i numeri in questo sono chiari. Secondo l’Osservatorio regionale del Turismo di Regione Lombardia, durante la settimana del 7-13 aprile 2025, a Milano si sono registrati complessivamente 136.157 arrivi, di cui l’80,2% stranieri, in crescita del 4,5%, rispetto all’edizione 2024. Segno meno, invece, per gli arrivi italiani che calano dell’1,9%. I pernottamenti sono stati, invece, pari a 412.500 in città (+11,4%) e pari a 543.565 in provincia (+13,7%), con una permanenza media che a Milano passa da 2,81 a 3,03 notti.
Sul fronte dei pagamenti digitali, l’analisi realizzata attraverso la piattaforma Geospending di Xcc-Mastercard mostra come la settimana del Salone rappresenti anche il picco massimo annuale della spesa registrata tramite carte, tra gennaio 2024 e maggio 2025. Nel confronto con la settimana precedente alla manifestazione, la spesa dei turisti cresce del 17,92%; quella dei soli stranieri sale del 23%, mentre per gli italiani l’incremento è del 7%. In città, il 63% del volume di spesa è generato da visitatori internazionali, con una forte concentrazione nei quartieri centrali (Brera, Sempione, Castello – Duomo, San Babila, Crocetta – Sant’Ambrogio, Magenta, Colonne), che da soli superano il 40% della spesa cittadina. Sul podio dei Paesi di provenienza per volume di spesa si trovano Svizzera (8,1%), Stati Uniti (6,4%), Germania (6,3%), Turchia (6%) e Regno Unito (5,5%), che nel complesso rappresentano oltre il 30% della spesa internazionale.
I turisti italiani contribuiscono per il 27%, in gran parte provenienti da Piemonte (12,52%), Emilia-Romagna (11,36%), Lazio (10,12%), Liguria (9,53%) e Veneto (9,04%). Da segnalare anche il ruolo delle province limitrofe Monza e Brianza, Bergamo e Varese che da sole generano il 9,86% della spesa complessiva.
Anche la mobilità ha viaggiato a livelli record. Gli scali di Malpensa, Linate e Milano Bergamo hanno movimentato complessivamente 1.188.570 passeggeri (+5,3% rispetto al 2024), con Malpensa a +9,15% e Linate a +4,1%. L’intera rete metropolitana ha registrato una media giornaliera pari a 1.320.965 ingressi tra il 7 e il 13 aprile 2025, il valore più alto dell’anno. Sul fronte ferroviario, Trenord segnala una crescita sia dei biglietti urbani nelle zone Mi1/Mi3 (+1,3%) sia del traffico del Malpensa Express (+8,8%).
Infine, la sharing mobility che ha visto un vero e proprio boom dei monopattini, con 13.853 noleggi durante la settimana (+73,2% vs media settimanale annua, aprile 2024 – aprile 2025), mentre bike, scooter e car sharing mostrano leggere flessioni sull’anno precedente ma restano quasi tutti al di sopra delle medie annuali. Gli accessi automobilistici in Area C sono cresciuti del 45,5%, con una media di 117.253 passaggi giornalieri, mentre in Area B si contano 845.963 passaggi medi giornalieri (+31,8%).
