L’Amministrazione ha messo a tacere le polemiche confermando che la stagione si svolgerà regolarmente: "Tutti concordi nel voler tutelare il Teatro, il rispetto è certificato da continui rilievi"
SIRACUSA – “La stagione estiva dei concerti di musica al Teatro greco di Siracusa si svolgerà regolarmente”. È quanto hanno affermato, nel corso di una conferenza stampa, il primo cittadino, Francesco Italia, e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata. I due amministratori hanno ribadito la posizione dell’Amministrazione comunale, favorevole ai concerti estivi programmati al Teatro Greco dopo la fine della Rappresentazioni classiche della Fondazione Inda, criticata da più parti sia sulla stampa che sui social.
“I concerti estivi si terranno al Teatro Greco perché così ha deciso la commissione Anfiteatro Sicilia, che rilascia le autorizzazioni, e finora non ci risultano passi indietro – ha detto il sindaco Italia – . Quanto alle condizioni della cavea, non noi ma le relazioni degli archeologi affermano la tutela discende dal rispetto delle prescrizioni previste, rispetto che ogni anno viene certificato dai rilievi fatti giornalmente, durante tutta la fase dell’attrezzamento, e dopo lo smontaggio delle strutture realizzate per non danneggiare il monumento”.
“Trovo che sia una follia – ha aggiunto il primo cittadino – pensare di dividere la città tra chi ama il Teatro Greco e lo vuole tutelare e chi invece lo vuole danneggiare. Tutti siamo concordi nel volere che la tutela del Teatro sia massima e per questo c’è la Sovrintendenza, ci sono gli archeologi e ci sono delle prescrizioni che gli organizzatori dei concerti devono rispettare. Le decisioni sono state prese sulla base di relazioni che sono in nostro possesso. Quanto all’ipotesi di realizzare in un’altra area del Parco della Neapolis concerti del livello e dalla natura di quelli previsti per la prossima estate, questa possibilità ci trova d’accordo perché già in passato l’abbiamo auspicata e l’abbiamo richiesta. Penso però che a questo punto non ci siano né i tempi né le condizioni”.
“Chiedo a tutti – ha concluso – di lasciare fuori dalla polemica la Fondazione Inda. Il Cda in carica, che qualcuno vorrebbe fosse sciolto dal ministro della Cultura, annualmente svolge un lavoro eccezionale nel prendersi cura del Teatro Greco. Quanto ai risultati, basti pensare a tre dati: la prevendita per la prossima stagione delle Rappresentazioni è già doppia rispetto al 2019, che fu l’anno di punta; per il cartellone di Palazzolo dedicato alle scuole abbiamo il doppio della adesioni rispetto allo scorso anno; grazie all’Inda, e nonostante alcune resistenze, verranno investiti nel Teatro 2,7 milioni dei Pnrr”.
“Non credo – ha dichiarato l’assessore Granata – che il Teatro Greco sia cariato, come qualcuno afferma. Lo dicono, con relazioni, gli archeologi che effettuano i sopralluoghi prima di ogni evento e di ogni stagione e subito dopo. Aggiungo però che la Regione già a settembre deve provvedere a tutti quegli adempimenti di controllo e di monitoraggio per realizzare eventuali interventi. Per questo c’è l’Istituto regionale del restauro, che è un ente pubblico e che ha gli strumenti per compiere le verifiche sul monumento e proporre soluzioni. Questa è la realtà oggettiva come emerge dalla documentazione, poi tocca ai tecnici e agli esperti la volontà di esprimersi”.
Rispetto alla Regione, l’assessore Granata ha poi messo in risalto il ritardo accumulato nella nomina di due organismi pensati per la tutela del patrimonio monumentale: il Consiglio regionale del beni culturali, scaduto da anni, e il Comitato tecnico-scientifico del Parco archeologico di Siracusa, che non si è mai insediato.