Le immagini del governatore Renato Schifani, dell’assessora allo Spettacolo Elvira Amata, del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e del sindaco Enrico Trantino sul palco di piazza Duomo allo scoccare della mezzanotte sono l’apice del ritorno d’immagine su cui la Regione Siciliana puntava quando ha deciso di
spendere quasi due milioni di euro per l’organizzazione del concerto di fine anno a Catania? La domanda aleggia sullo sfondo di un’interrogazione parlamentare depositata dal Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana. Primo firmatario Fabio Venezia, l’atto riporta l’attenzione sull’ultima grande spesa fatta dal governo regionale di centrodestra nel 2024.
Una scelta che la giunta ha motivato con la volontà di dare lustro alla Sicilia, una settimana dopo il concerto di Natale – ma registrato nel pieno di un torrido agosto – del Volo alla Valle dei Templi e che si inserisce nel solco degli investimenti fatti nella promozione dell’isola oltre i confini.
Il confronto con la Calabria
A molti tra coloro che hanno trascorso la serata di San Silvestro a casa, accompagnando il cenone facendo zapping tra il concerto di Reggio Calabria su Rai 1 e quello di Catania in onda su Canale 5, è saltato agli occhi nel primo caso il ripetuto lancio da parte del conduttore Marco Liorni di spot pre-registrati incentrati sulle bellezze calabresi. Clip video che di volta in volta raccontavano i motivi che rendono la Calabria una terra da visitare. Dall’altra parte dello Stretto secondo molti la situazione non è stata replicata da Federica Panicucci e Fabio Rovazzi, conduttori dell’evento che ha visto salire sul palco nomi storici della scena musicale italiana e volti più nuovi, molti dei quali provenienti dalla scuderia di Maria De Filippi.
E per quanto sia Trantino e che Schifani si siano detti contenti della riuscita del concerto – “un momento straordinario per la nostra città, Catania ha dominato la scena nazionale”, ha scritto il primo cittadino su Facebook, mentre il presidente della Regione ha fatto gli auguri ai siciliani rilanciando un fermo
immagine della propria presenza sul palco di piazza Duomo con accanto Galvagno, Amata e Trantino –, l’opposizione all’Ars avanza alcuni dubbi.
“Con nota del 21 novembre – si legge nel testo dell’interrogazione in cui viene ripercorso l’iter amministrativo che ha portato all’affidamento a Mediaset dell’organizzazione – l’assessore del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo ha proposto la realizzazione di un evento che prevedesse la partecipazione di artisti e personaggi dello spettacolo nazionali e internazionali e il coinvolgimento diretto di un media partner televisivo di primaria diffusione nazionale”.
Gli spot promozionali
Se sulla messa in onda in diretta del concerto non ci sono stati problemi, con il concerto che è iniziato in prima serata e si è protratto ben oltre l’ingresso del nuovo anno, i deputati dem ricordano come tra le condizioni a monte dell’affidamento – il cui valore è stato di 1.830.660 euro, a cui sono stati aggiunti circa ventimila euro per la sicurezza – ci fosse anche l’impegno per il partner televisivo di “trasmettere la diretta all’interno della quale realizzare e inserire, tra l’altro, almeno cinque videoclip della durata non inferiore a sessanta secondi che diffondano e promuovano il territorio siciliano e le sue peculiarità, con il fine ultimo di veicolare il brand Sicilia”.
In che misura l’offerta abbia risposto alle aspettative è uno dei punti chiavi dell’interrogazione. Il Pd chiede che il governo chiarisca “quali sono state le singole voci di spesa dell’evento televisivo e se è stata fatta una valutazione circa la congruità delle stesse” ma anche se le previsioni in materia share siano state rispettate e se “l’evento è stato opportunamente promosso all’interno del palinsesto con dei teaser nei giorni precedenti la manifestazione in modo da aumentare l’audience”.
Ultimo quesito posto dal gruppo che siede all’opposizione a sala d’Ercole riguarda quale sia stata “la società di certificazione nota a livello internazionale che ha attestato il valore commerciale dell’investimento pubblicitario sulla base dei potenziali indici di ascolto”. Chiamata a rispondere in forma scritta sarà l’assessora allo Spettacolo Elvira Amata.

