PALERMO – Covid, crisi energetica e guerre sono i tre grandi mostri che negli ultimi anni hanno messo in difficoltà l’economia internazionale. Una congiuntura che dai più alti livelli si ripercuote inevitabilmente anche sulle famiglie, che sentono stringersi su di loro pure la morsa dell’inflazione, vedendo sensibilmente compromesso il loro potere d’acquisto.
In questo quadro così complesso è dunque quantomai opportuno mettere in campo tutte quelle contromisure utili a proteggere il proprio denaro e in tale contesto si inserisce perfettamente la Giornata mondiale del Risparmio, giunta quest’anno alla sua 99^ edizione. Una ricorrenza che si celebra oggi con il tema “Scelte consapevoli, educazione, responsabilità. La sfida del risparmio per le nuove generazioni” e per l’occasione l’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa) ha organizzato a Roma dalle 10,30 (Auditorium della Tecnica, viale Umberto Tupini 65) un evento in cui interverranno in qualità di relatori il presidente di Acri Francesco Profumo, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
La Giornata del Risparmio
La Giornata del Risparmio è un appuntamento di livello internazionale, celebrato da varie iniziative in tutto il mondo. Le origini sono però tutte italiane e risalgono al 1924, quando dal 26 al 31 ottobre del 1924 si svolse a Milano il primo “Congresso internazionale del risparmio”, alla presenza di diversi importanti economisti dell’epoca: l’ultimo giorno del congresso venne proclamata la Giornata mondiale del Risparmio, con lo scopo di migliorare la conoscenza finanziaria delle persone. Il tutto fu ispirato da un discorso dell’economista Maffeo Pantaleoni, mentre a proclamare ufficialmente l’evento fu il professore Filippo Ravizza, che divenne anche il direttore dell’Istituto internazionale del Risparmio, fondato nella stessa occasione e che ebbe la sua sede a Milano fino al 1948.
Ai lavori di quel primo vertice parteciparono le Casse di risparmio di 26 Paesi con lo scopo di studiare gli Istituti e i mezzi per la raccolta e per la tutela del risparmio. Quest’ultimo venne proposto come base dell’educazione non soltanto economica della società, ma come disciplina fondamentale di tutta la comunità, per un uso migliore, individuale e sociale, della ricchezza.
Le prime Giornate del risparmio avevano quindi principalmente l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di proteggere i propri beni affidandosi a una banca. Adesso quasi nessuno nasconde più i propri risparmi “sotto al materasso”, come poteva accadere nel secolo scorso, ma questo non ha fatto venir meno la necessità di un appuntamento annuale dedicato alla sensibilizzazione sul tema.
Nel corso degli anni, la fine di ottobre è quindi diventato un momento fondamentale per fare il punto sulla situazione economica in Italia e nel mondo e per analizzare le nuove sfide dei risparmiatori. Nel 2019, per esempio, il focus è stato sul rapporto tra il risparmio e la sostenibilità, mentre nel 2021, in seguito all’avvento della pandemia, il titolo è stato “Risparmio privato e risorse europee per la ripartenza del Paese”. Lo scorso anno, invece, i riflettori sono stati puntati sull’importanza del risparmio in relazione alle tante incertezze derivanti dalla congiuntura economica internazionale.

