Concorso forestale, al via le audizioni in Antimafia - QdS

Concorso forestale, al via le audizioni in Antimafia: i punti da chiarire

Concorso forestale, al via le audizioni in Antimafia: i punti da chiarire

Simone Olivelli  |
lunedì 13 Novembre 2023

Scatteranno le prime audizioni in Commissione Antimafia per il caso del Concorso forestale sospetto della Regione. Due i soggetti di rilievo che verranno ascoltati.

Due audizioni a distanza di mezz’ora l’una dall’altra. È così che il caso del concorso per agenti del Corpo forestale entrerà ufficialmente all’attenzione della Commissione regionale Antimafia. La seduta è in programma per la mattina del 14 novembre e prevede la convocazione della dirigente generale del dipartimento regionale Funzione pubblica Carmen Madonia e del dirigente della direzione Reclutamento del personale di Formez Pa Antonio Schiavoni.

Per la commissione guidata dal deputato Antonello Cracolici si tratterà del primo intervento formale nella vicenda attorno a cui, a inizio mese, si sono addensati numerosi sospetti, per la modalità con cui è stata gestita la selezione pubblica per l’assunzione di 46 nuovi agenti del Corpo forestale. In ballo ci sono contratti a tempo pieno e indeterminato. Un’opportunità che ha attirato l’interesse di migliaia di under 30, ma che pochi giorni dopo lo svolgimento della prova scritta si è trasformata nell’ennesimo potenziale scandalo all’interno della Regione Siciliana.

Concorso forestale, i punti ancora da chiarire

La decisione di convocare Madonia e Schiavoni risponde alla volontà di fare chiarezza in una storia in cui ci sono ancora tante zone d’ombra. Il caso, svelato dal Quotidiano di Sicilia, riguarda la circolazione della graduatoria provvisoria in un momento in cui non sarebbe dovuta essere pubblica. Il documento contiene l’elenco dei candidati idonei, ovvero coloro che hanno ottenuto almeno 21 punti nel test a risposta multipla organizzato da Formez con il supporto delle società private Merito e Dromedian. Qualcosa, però, è andato storto e la Regione Siciliana ha prima messo on line la graduatoria per poi ritirarla, quando però era già troppo tardi: il file Pdf, che stando a quanto verificato dal Quotidiano di Sicilia è stato prodotto partendo da una tabella Excel, è iniziato presto a diffondersi tra i sistemi di messaggistica istantanea, finendo per acquisire su Whatsapp l’etichetta “inoltrato molte volte”.

Capire se si sia trattato soltanto di un errore e, se sì, cosa lo abbia causato sarà il primo passo da fare. Per farlo la commissione Antimafia si troverà davanti Carmen Madonia. La dirigente regionale è la burocrate che ha ricevuto il mandato, dall’allora Governo Musumeci, di gestire l’organizzazione del concorso con il sostegno di Formez Pa, l’associazione in house della Presidenza del Consiglio dei ministri negli ultimi anni protagonista delle procedure selettive che interessano la pubblica amministrazione.

Il nome di Madonia compare in calce ai principali documenti: dal bando alla selezione dei componenti della commissione. In quest’ultimo caso, la lista dei nominativi è stata fornita – così si evince dallo stesso decreto di nomina – dall’allora dirigente generale del Corpo forestale Giovanni Salerno.

Il piazzamento del figlio del dirigente

Il nome di Salerno, che da inizio anno è in pensione, è finito al centro dell’attenzione dopo che si è diffusa la notizia del risultato ottenuto nella prova scritta dal figlio: il 23enne si è piazzato primo in graduatoria con il punteggio massimo, possibile da ottenere soltanto rispondendo correttamente a tutte le domande. Quesiti su cui, intanto, non sono mancate le polemiche, in merito a presunte difformità tra la forma in cui sarebbero stati presentati il giorno del test e la versione che – secondo alcuni candidati – risultava nel momento della presa visione delle correzioni.

Dopo Madonia, a rispondere alle richieste della commissione Antimafia sarà Antonio Schiavoni, che da ottobre dell’anno scorso, dopo una lunga esperienza da amministrativo all’Università La Sapienza di Roma, dirige la direzione Reclutamento di Formez. Dall’associazione legata alla Presidenza del Consiglio finora non sono arrivati commenti sulla vicenda, ma stando a quanto appreso dal QdS negli uffici romani si è certi di avere operato secondo le regole, a partire dalla gestione della privacy, e che la falla vada cercata in un anello diverso della catena. Più a valle, e dunque all’interno della Regione Siciliana.

Titoli preferenziali

Per quanto non sia ancora possibile stabilire se l’iter concorsuale andrà in porto o meno, oggi a mezzogiorno sono scaduti i termini per consentire ai candidati idonei di inviare le dichiarazioni sostitutive per far valere i titoli di preferenza previsti dal bando di gara. Titoli che in caso di parità di punteggio nella prova a risposta multipla consentiranno di ottenere la precedenza e scalare, così, posizioni. Per ottenere uno dei 46 ambiti posti, ma anche nella consapevolezza che la scelta delle sedi di lavoro avverrà secondo l’ordine di graduatoria.

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