Roma, 15 lug. (askanews) – La proposta di accorpamento della Pac al Fondo Unico europeo diventa effettiva, stando alla bozza del National Plan Regulation della Commissione Ue che sarà presentato domani. Lo rende noto Confagricoltura, la cui Giunta confederale si è riunita oggi a Bruxelles.
La riassegnazione dei finanziamenti europei in un Fondo Unico, spiega la Giunta, comporterebbe l’eliminazione degli storici strumenti di finanziamento della PAC, ovvero il Fondo europeo agricolo di garanzia e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, minacciando la competitività del settore e la stabilità delle zone rurali europee. Ma la scelta dell’accorpamento della Pac al Fondo Unico “renderebbe l’Unione estremamente debole rispetto allo scenario di instabilità geopolitica, alle emergenze dovute alle crisi dei vari comparti e alla situazione che si sta delineando rispetto agli scambi commerciali internazionali, con conseguenze gravissime per tutta l’agricoltura, l’economia e i livelli occupazionali”.
In attesa di conoscere anche l’entità del budget dedicato al settore primario europeo, Confagricoltura evidenzia che “sottrarre risorse fondamentali all’agricoltura significherebbe esporla a un’incertezza finanziaria senza precedenti”.
Domani pomeriggio, a Bruxelles, mentre la Commissione Europea presenterà le sue proposte, una rappresentanza di Confagricoltura parteciperà alla manifestazione che vede tra gli organizzatori il Copa-Cogeca: una marcia simbolica verso la sede della Commissione per richiamare l’attenzione sul futuro dell’agricoltura Ue. Una iniziativa per chiedere che, al contrario di quanto previsto dall’esecutivo europeo, ci siano più risorse e un budget dedicato per la Politica Agricola Comune, ma anche per sottolineare come i tagli al bilancio agricolo siano in netto contrasto con le parole della presidente Ursula von der Leyen sul ruolo strategico del settore primario.
Confagricoltura “non accetterà riforme senza garanzie sui finanziamenti. Un’Europa forte e sicura – conclude la Giunta di Palazzo della Valle – non può prescindere da un settore agricolo solido e competitivo, supportato da un bilancio adeguato e mirato, fondamentale per il futuro del nostro Paese e dell’intero continente”.

