Il presidente di Confcommercio Sicilia, Manenti: "Ci preoccupiamo del fatto che sarà necessario contenere l’impatto organizzativo di un improprio ruolo di controllo da parte degli esercenti"
Il presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, a proposito delle nuove misure per arginare il contagio predisposte dal Governo Draghi che prevedono, tra l’altro, l’estensione dell’obbligo di green pass per accedere alle attività di servizio alle persone ha espresso qualche perplessità: “Le nuove disposizioni estendono l’obbligo di green pass ordinario anche per l’accesso a tutte le attività commerciali, fatte salve le ‘eccezioni’ che saranno individuate per il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. : Viene altresì riproposto il problema, che è stato già sperimentato, della concreta individuazione delle ‘eccezioni’ e delle ‘esigenze essenziali e primarie’ con il connesso rischio di scelte contraddittorie o discriminanti”.
“Serve attenzione per settore già compromesso”
“L’esempio dei negozi di abbigliamento, calzature e pelletterie che hanno subito la chiusura forzata durante i precedenti lockdown per ben 138 giorni, pari al 35 per cento della loro capacità lavorativa, senza peraltro ottenere alcun tipo di attenzione, è sintomatico considerato che hanno dovuto ricorrere a politiche di riduzione dei prezzi per non avere troppe rimanenze nei magazzini. Per questo, serve attenzione a un settore già gravemente compromesso e che stenta a ripartire – conclude Manenti -. Chiediamo crediti d’imposta per le giacenze di magazzino del commercio moda, ad oggi inspiegabilmente concessi esclusivamente all’industria della moda”.