Confcooperative, a Ragusa entrano in funzione i Cat - QdS

Confcooperative, a Ragusa entrano in funzione i Cat

Stefania Zaccaria

Confcooperative, a Ragusa entrano in funzione i Cat

giovedì 15 Dicembre 2022

Arrivano i Centri di assistenza tecnica cooperativa: hanno l’obiettivo di programmare interventi mirati per sostenere sviluppo e cooperazione delle realtà ibleo

RAGUSA – Sono operativi anche a Ragusa i Centri di assistenza tecnica cooperativa (Cat), introdotti con l’art 68 della legge regionale 4/2003.

La sede territoriale di Ragusa di Confcooperative si è quindi adeguata alle altre sedi che avevano già provveduto ad attivare i Cat: si tratta di organismi destinati a dare vita a interventi specifici mirati che siano in grado di sostenere gratuitamente lo sviluppo della cooperazione nell’isola e, nel caso specifico, in provincia di Ragusa, sia favorendo la crescita di realtà esistenti.

“Il nostro sportello territoriale – ha sottolineato il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino – ha una sua caratterizzazione ‘proattiva’, avendo per finalità quella di agire a completo supporto delle cooperative utenti offrendo loro una serie di servizi: tra questi, a titolo di esempio, evidenziamo quelli di consulenza aziendale specialistica finalizzata all’aggregazione, internazionalizzazione e innovazione o di consulenza finanziaria per la capitalizzazione, accesso al credito cooperative. Un altro campo di intervento attiene all’orientamento rispetto alla strategia da introdurre e poi all’assistenza alla progettazione e alla stesura dei piani di impresa per l’ottenimento di finanziamenti ed incentivi”.

Gli obiettivi perseguiti dal Cat di Confcooperative sono comunque molteplici, ossia fornire alle cooperative utenti tutte le necessarie risposte in termini di servizi, assistenza specifica, progettualità, aggregazione, collaborazione con importanti strutture cooperative nazionali, erogare servizi di ricerca, analisi, elaborazione dell’idea progettuale a sostegno della creazione di nuove cooperative che punti a limitare il fenomeno della natalità di imprese non dotate di un valido progetto imprenditoriale e ancora mitigare i rischi della crisi sanitaria ed energetica, rendendo sostenibili le azioni produttive.

“Un ambito interessante – ha aggiunto il coordinatore territoriale di Confcooperative Ragusa Emanuele Lo Presti – è quello delle misure del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Le cooperative, infatti, al pari delle altre imprese intrattengono rapporti con la pubblica amministrazione sotto molteplici aspetti, come fruitori di autorizzazioni e concessioni, fornitori di beni e servizi ed enti convenzionati per la gestione di funzioni pubbliche”.

“In qualsiasi campo di azione siano impegnate ad operare – ha sottolineato – le cooperative sono assoggettate all’osservanza di regolamenti e procedure burocratiche sempre più complesse soprattutto se queste dette procedure sono di derivazione di regolamenti comunitari”.

“In più, recentemente – ha concluso Lo Presti – si sono aggiunte le sfide su cui sono chiamate per potere co-progettare con la pubblica amministrazione, non soltanto in tema di welfare, ma anche per progetti strategici di filiera e di comparto, dove parecchi enti locali sono oggi molto attivi. Il Cat, quindi, cerca di soddisfare tutte queste esigenze”.

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