Presente anche il ministro allo Sviluppo economico Urso: "Mi auguro Catania possa ospitare un G7 nel 2024"
Angelo Di Martino è il nuovo presidente di Confindustria Catania, l’imprenditore della holding Fratelli Di Martino è stato eletto al termine dell’assemblea privata degli industriali etnei organizzata al Four Point by Sheraton. Di Martino è notoriamente attivo nel settore dei trasporti, della logistica e dell’automotive. Nel 2009 è stato insignito dell’onorificenza di commendatore al merito della Repubblica e in seno a Confindustria ha ricoperto diversi incarichi: presidente della sezione Trasporti, presidente del Comitato provinciale piccola industria, vicepresidente vicario dell’associazione. Nell’ambito del sistema associativo nazionale è stato consigliere e vicepresidente di Anita (Associazione delle imprese industriali di trasporto merci). Di Martino succede ad Antonello Biriaco che termina il suo periodo di presidenza dopo i canonici quattro anni.
Le parole del neo presidente Confindustria Catania
“Ringrazio Antonello Biriaco perchè ha svolto un lavoro importante in un periodo durissimo – ha esordito di fronte l’assemblea pubblica di Confindustria Catania Angelo Di Martino -. Bisogna continuare quel che è stato avviato e procedere su alcune direttive che considero fondamentali per lo sviluppo dell’imprenditoria catanese. Mi riferisco allo sviluppo delle Zes, la riqualificazione della zona industriale e la concretizzazione del progetto Ponte sullo Stretto. Le zone economiche speciali sono fondamentali per lo crescita del territorio, così come sarà determinante la riqualificazione della zona industriale. A riguardo – ha spiegato Martino – nelle prossime settimane insedierò una squadra che lavorerà a progetti sulla zona di Pantano D’Arci e contemporaneamente monitorerà le opere già in corso. Siamo in contatto con la regione e l’assessore alle Attività Produttive Edy Tamajo, che sà di dover ricevere i nostri progetti. Catania deve tornare la Milano del Sud, il nostro obiettivo è portare di nuovo le grandi aziende qui. Il ponte – ha poi dichiarato il neo presidente di Confindustria Catania – è una scelta irrinunciabile perchè è inaccettabile che sulle spalle dei siciliani cadano costi insostenibili anche per gli spostamenti più brevi. Ricucire la divisione geografica tra Sicilia e Calabria darà anche agli imprenditori siciliani la possibilità di investire e competere ad armi pari con il resto d’Italia”.
Presente anche il ministro Urso
Il nuovo presidente Angelo Di Martino ha dichiarato alla stampa che inizierà un dialogo anche con il ministro allo Sviluppo economico e del Made in Italy Adolfo Urso, presente all’assemblea pubblica di Confindustria Catania. Dopo aver ricordato i dati che hanno riconosciuto all’economia italiana, su pil e occupazione, una crescita superiore a Francia e Germania, il ministro siciliano ha ricordato il successo ottenuto con l’Isab di Priolo
“E’ stata la prima questione posta sul mio tavolo – ha ricordato Urso -, pensate cosa sarebbe successo al sistema produttivo siciliano se l’Isab avesse chiuso? Oggi, durante l’assemblea a cui ho partecipato nello stabilimento di Priolo, con gli operai e gli ingegneri, è stato riconosciuto al governo di aver evitato la fine dello stabilimento. La fila delle imprese che c’era dietro la mia porta per acquisire Priolo, credo si ripeterà anche per Termini Imerese, che a breve potrebbe riaprire diventanto un punto di riferimento per il suo settore. Mi auguro – ha proseguito il ministro – che Catania possa poi ospitare anche qualche G7, quando nel 2024 l’Italia assumerà la presidenza del gruppo. Il ponte – ha evidenziato Urso – non sarà solo icona di modernità, ma segno di un cambiamento epocale per un’Europa che cambia volto crescendo anche da Sud. Zona in cui la Sicilia è un ponte naturale”.
Il 2024 potrebbe essere strategico per Catania considerato l’annuncio finale fatto dal presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese, che ha comunicato di voler candidare Catania a capitale della cultura d’impresa il prossimo anno.