L'intervista al presidente della Confindustria del capoluogo etneo, Antonello Biriaco, che dà anche un’idea riguardo ai settori che hanno registrato maggiori progressi
Il 2022 è stato un anno sicuramente importante per il comparto industriale catanese, anche se non ancora del tutto esaltante. Per la Zona Industriale del capoluogo etneo infatti è arrivata l’ufficialità di nuovi investimento sia per lo stabilimento della St Microelectronics che la Gigafactory 3Sun di Enel Green Power.
Per il primo si è trattato di un finanziamento a fondo perduto da quasi 118 milioni di euro, mentre per il secondo il valore si è attestato a ben 730 milioni di euro in 5 anni.
Bilancio 2022 e previsioni per il 2023 per Catania
Tutte notizie che con l’arrivo dell’anno nuovo fanno ben sperare per il futuro economico e imprenditoriale di Catania, la città che un tempo veniva chiamata la “Milano del Sud”.
Buone notizie che hanno sicuramente mitigato la sconfitta riguardante il mancato approdo in città del colosso Intel, giunta nella seconda parte del periodo estivo.
L’intervista al presidente di Confindustria Catania
A tracciare un bilancio di quello che è stato il 2022 per Catania è il presidente Confindustria del capoluogo etneo, Antonello Biriaco, che dà anche un’idea riguardo ai settori che hanno registrato maggiori progressi.
“Il caro energia e la guerra hanno frenato la vitalità delle imprese – ha detto Biriaco -. Però nei primi nove mesi Catania ha esportato oltre un miliardo e 600 milioni di euro.
La nostra provincia conta circa 213 start up innovative e si classifica al tredicesimo posto. I livelli occupazionali nel settore industriale sono rimasti sostanzialmente stabili registrando persino una crescita nel settore edile. Il settore manifatturiero risente di più di alcune problematiche causate dal caro energia, dal reperimento delle materie prime e dal grossissimo sbalzo dei costi delle stesse materie. Il settore edile grazie al bonus ha visto una crescita assoluta.
Il 2023 vedrà i progetti della St e dell’Enel Green Power con investimento di circa un miliardo e mezzo di euro che avranno effetti non trascurabili sull’occupazione.
Un anno in cui sicuramente questi investimenti faranno sì che il nostro territorio possa crescere, perché il futuro di esso si gioca anche sulla capacità di produrre innovazione e di essere ideatore di nuove tecnologie, di essere motore e non rimorchio. In questo ambito si gioca il miliardo e mezzo di euro che porterà un grande respiro all’occupazione”.
I progressi da compiere ancora per la Zona Industriale catanese
Il progetto delle Zone Economiche Speciali riveste anch’esso una grande importanza, mentre lasciano ancora desiderare le condizioni nelle quali la Zona Industriale catanese si trova riguardo alla viabilità e all’illuminazione. In questo senso Biriaco ripone la speranza per quella che sarà la nuova amministrazione comunale
“Le Zone Economiche Speciali sono un ottimo volano di investimenti per la nostra terra – ha concluso Biriaco – e sono ottimista perché rappresentano un importante strumento di crescita per il nostro territorio. Si riuniscono portualità, retroportualità e zona industriale. Noi lo abbiamo sempre detto che la Zona Industriale va portata a una normalità che ancora non c’è.
Riconosciamo i grandi passi avanti fatti negli ultimi anni, ma ancora c’è tanto da fare per rendere la nostra Zona Industriale normale come tutte le altre d’Italia. Riponiamo grande fiducia in quella che sarà la nuova amministrazione cittadina riguardo al fatto che la Zona Industriale sia un priorità nel governo del tessuto imprenditoriale cittadino”.
Giuliano Spina