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Confindustria, frenano export e industria IV trim, consumi deboli

Confindustria, frenano export e industria IV trim, consumi deboli

L’elettricità è ancora cara; bene investimenti, turismo e tassi Btp

Roma, 22 dic. (askanews) – “Quadro complicato” per l’economia nel quarto trimestre: secondo l’indagine periodica elaborata dal Centro studi di Confindustria (Congiuntura flash) il dollaro debole sull’euro, dovuto anche ai tagli dei tassi Federal reserve, continua a frenare l’export italiano, insieme ai dazi Usa. “Scricchiola di nuovo la fiducia delle famiglie e quindi le attese sui consumi – si legge -. L’industria fa ancora fatica”.

A favore, invece, giocano gli investimenti, grazie in larga parte al Pnrr, i servizi, tirati dal turismo straniero, e il calo del prezzo del petrolio. Secondo l’indagine a dicembre per alcuni giorni il rendimento dei Btp è sceso sotto quello dei titoli francesi, nella media del mese sono in linea: 3,49% in Italia (+0,57 lo spread sulla Germania), 3,48% in Francia (+0,56). Quelli spagnoli sono più bassi: 3,23% il tasso, +0,30 lo spread.

Con tassi Bce fermi (2%) il costo del credito alle imprese italiane non scende più (3,52% a ottobre, quasi come a luglio). Intanto la Banca Centrale Usa ha ridotto i tassi ufficiali per la terza seduta di fila (3,75% a dicembre), prosegue l’analisi di Confindustria, preoccupata della frenata dell’occupazione, annunciando altri ribassi senza un timing definito. Questo contribuisce a un dollaro svalutato sull’euro: 1,17 a dicembre, vicino al picco.

Prosegue il lento calo del prezzo del petrolio (63 dollari al barile a dicembre), poco sotto la media 2019; anche il prezzo del gas scende (27 euro/MWh), ma è ancora doppio rispetto ai valori pre-2022. Perciò, rileva il Centro studi di Confindustria, l’inflazione al consumo in Italia è moderata (+1,1% a novembre), ma il costo dell’elettricità per le imprese resta alto: 0,28 euro/KWh, contro 0,18 in Francia e 0,17 in Spagna.

Dopo la positiva performance nel 3° trimestre, restano favorevoli gli indicatori per gli investimenti in impianti e macchinari a fine 2025: a novembre salgono i consumi elettrici, nel 4° in media si mantiene elevata la fiducia delle imprese di beni strumentali (soprattutto le attese di produzione) e anche quella delle imprese di costruzioni nonostante un lieve calo recente.

A ottobre le vendite al dettaglio sono cresciute (+0,5%, ma nulla la variazione acquisita per il 4° trimestre) e a novembre le vendite di auto sono aumentate moderatamente. Inoltre, si legge il numero di occupati, dopo il calo a luglio-agosto, è tornato in espansione a settembre-ottobre. La fiducia delle famiglie, però, si è bruscamente ridotta a novembre, recuperando solo in parte a dicembre.