ROMA – Forte preoccupazione di Conflavoro Pmi in merito alla carenza di lavoratori stagionali e alle difficoltà del settore del turismo. “Quello di Pasqua è stato un turismo interno mordi e fuggi, facilmente gestibile a causa della limitata presenza di flussi turistici provenienti dall’estero che ha attenuato il problema della mancanza di personale qualificato. Carenza che si prevede provocherà già nelle prossime settimane importanti disagi per il settore” spiega Corrado Della Vista, Presidente di Conflavoro Pmi Rimini e delegato nazionale per la Promozione e accoglienza del territorio. L’auspicio è quello di una riforma generale del settore attraverso l’introduzione di tavoli tematici tra associazioni di categoria e Governo allo scopo di attrarre i futuri lavoratori, avviando corsi di formazione continua fin dalle scuole.
“Prima della pandemia i lavoratori stagionali lavoravano in maniera continuativa per sei/sette mesi e usufruivano dell’indennità di disoccupazione, la Naspl, per il restante periodo. Oggi dato che molte aziende hanno chiuso o si trovano in uno stato di incertezza economica, non sono più in grado di garantire alcuna continuità. Il risultato – spiega Corrado Della Vista – è che la maggior parte dei lavoratori stagionali è costretta a cambiare occupazione, abbandonando il settore”.
È quindi urgente, secondo l’Associazione delle Piccole e Medie Imprese avente oltre 2.000 strutture alberghiere associate, studiare formule e strumenti che incentivino lo sviluppo costante nel tempo di un tessuto imprenditoriale che in Italia è insostituibile, come questi due ultimi anni ci hanno mostrato.