Confronto Università-Enti pubblici sulla governance delle migrazioni - QdS

Confronto Università-Enti pubblici sulla governance delle migrazioni

redazione

Confronto Università-Enti pubblici sulla governance delle migrazioni

mercoledì 27 Aprile 2022

Un importante percorso formativo dedicato alle politiche di integrazione e di antidiscriminazione

“L’incontro nasce dal nostro impegno come Associazione dei Comuni siciliani in collaborazione con l’Università La Sapienza, con Anci Umbria, Anci Lombardia e Roma capitale. Si tratta di un’importante occasione di formazione e di sensibilizzazione in un momento particolare che deve necessariamente fare i conti con le terribili vicende dell’Ucraina che rappresentano una vera e propria svolta nei confronti del complessivo fenomeno delle migrazioni. È necessario, quindi, che si trovi un sistema definitivo e concreto che agevoli l’arrivo di rifugiati non europei e riconosca loro il diritto alla libertà, alla pace e all’accoglienza attraverso il coinvolgimento dei prefetti, della Regione e dei Comuni. I Comuni hanno sicuramente un ruolo di presenza e di stimolo a vantaggio della popolazione migrante. Riteniamo necessario, però, che queste persone possano disporre al più presto di un bonus fiscale e che si accorcino notevolmente i tempi di identificazione e di integrazione”. Questo l’intervento di Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, che ieri mattina ha aperto i lavori dell’incontro “Per una migliore Governance delle migrazioni: il ruolo delle autonomie locali”, organizzato dall’Associazione dei Comuni siciliani, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, e svoltosi a Palazzo Comitini (Palermo).

“La nostra Università – ha dichiarato Antonello Folco Biagini, rettore dell’Università degli studi di Roma UnitelmaSapienza – è lieta di avere supportato il corso sulla ‘gestione delle migrazioni’, insieme ai prestigiosi partner, nato con l’obiettivo di contribuire al potenziamento delle capacità di gestione delle migrazioni da parte del sistema pubblico, in particolare delle amministrazioni pubbliche locali.
Le tematiche trattate, del resto si inseriscono appieno nell’ampio panorama di sfide che la società affronta e dovrà superare nel prossimo futuro”.

“Il Progetto rappresenta inoltre – ha aggiunto il rettore – un’opportunità di consolidamento di una rete interregionale/territoriale volta al rafforzamento della capacity building delle amministrazioni pubbliche competenti in materia di politiche e gestione delle migrazioni e asilo”.

Hanno preso parte all’incontro, introdotto e coordinato dal segretario generale dell’Associazione, Mario Emanuele Alvano, Giuseppe Forlani, prefetto di Palermo, Nadan Petrovic e Andrea Carteny, docenti dell’Università La Sapienza di Roma, Maurizio Ambrosini, docente dell’Università Statale di Milano,Riccardo Compagnucci, docente Unitelma, Ignazia Bartolini, docente dell’Università degli studi di Palermo, Salvatore Ippolito, docente dell’Unitelma Sapienza e Mario Carta, professore ordinario Unitelma Sapienza.

L’iniziativa ha sancito la conclusione del terzo modulo del progetto sulla “Gestione delle migrazioni: formazione delle Pa locali”, un percorso formativo dedicato alle politiche di integrazione e di antidiscriminazione promosso dall’Università di Roma La Sapienza e Unitelma Sapienza, in partnership con ANCI Sicilia, Anci Lombardia, Anci Umbria e l’Area Metropolitana di Roma, nell’ambito del progetto, finanziato dal Fami (Fondo asilo, migrazioni, integrazione).

Nel corso dell’incontro i relatori hanno sottolineato l’importanza politica oltre che storica delle migrazioni internazionali e interne e i fenomeni correlati di gestione amministrativa e di trasformazione culturale tanto delle comunità di partenza degli emigranti quanto delle società di arrivo. È stato, quindi, evidenziato come in questo contesto storico sia fondamentale una conoscenza specifica dei movimenti migratori che sono strettamente correlati anche al progresso economico e quanto sia importante costruire una rete di enti locali interessati allo scambio e alla creazione di opportunità di apprendimento reciproco sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti. È, quindi, fondamentale creare l’opportunità di apprendere tra pari, condividendo i risultati e coinvolgendo i partecipanti in sessioni di apprendimento, formazione e di scambio di buone pratiche.

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