La SLC rappresenta settori che vanno dalle telecomunicazioni all’informazione, dai teatri ai cinema, dall’industria poligrafica all’editoria.
La SLC rappresenta settori che vanno dalle telecomunicazioni all’informazione, dai teatri ai cinema, dall’industria poligrafica all’editoria, dai servizi postali al mondo delle palestre.
Nella sua relazione, Patanè ha disegnato un contesto di lotte molto impegnative che hanno impegnato la categoria in questi ultimi anni, “ma abbiamo ottenuto importanti vittorie- ha detto- Un anno fa erano sei le vertenze aperte. A parte il gruppo Almaviva, per il quale non siamo ancora riusciti ad ottenere il pieno reintegro delle risorse (l’azienda ha deciso di chiudere la sua attività in Sicilia), possiamo affermare che le altre realtà che rappresentiamo siano al momento al sicuro. La partita nazionale di Tim è ancora in ballo e la rete unica la sola possibilità auspicabile per il Paese. Vodafone, nonostante i flussi leggermente in calo e le offerte di incentivi all’esodo, si conferma leader su mercato.
Fastweb chiuderà a Catania ma i dipendenti sono stati assorbiti da Covisian, società già attiva sulla nostra città. Wind e Liad espandono i loro corner e anche se il numero di dipendenti è inferiore alle possibilità di queste aziende, vantano un bilancio positivo.
Netith ha assorbito parte del gruppo Mics ed una fetta dei suoi dipendenti per i quali la SLC ha ottenuto un passaggio di livello sono stati assunti da Inps che ha deciso di internalizzare le attività di contact center.
Sull’industria sono state gestite importanti vertenze e presto si profilerà un nuovo impegno per il sostegno dei lavoratori della STS a seguito del fatto che la stampa di alcune testate verrà spostata su territori diversi. Positivi i casi di International Paper e di Mondi, realtà del settore cartotecnico.
Per quanto riguarda cinema e teatri ed il ruolo, spesso non contrattualmente riconosciuto, degli artisti, la strada da compiere è ancora lunga ma il nostro Dipartimento, retto da Luigi Tabita, è riconosciuto a livello nazionale ed è impegnato quotidianamente con enti e teatri”.
Che futuro aspetta i lavoratori del variegato comparto della comunicazione?
“L’esito sarà in parte misurato anche attraverso la qualità del dialogo con un governo che non può più proseguire una strada in solitaria senza essere affiancato dalle organizzazioni sindacali.
La manovra non andrà mai per il verso giusto se non si inizia a guardare a problemi ed esigenze della popolazione tutta. Poveri, anziani, disoccupati, malati e immigrati sono le fasce su cui si deve intervenire con tempestività con aiuti concreti economici e socio assistenziali”.