Congresso di Azione, partito centrista guidato dall’ex Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. Tanti gli ospiti e leader politici tra gli invitati, tra cui la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e l’ex Commissario UE all’Economia Paolo Gentiloni.
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Calenda: “Apertura a destra? Quindi, non si può parlare con un avversario”
“Quale è l’apertura a destra? Ma come funziona questa democrazia, funziona che non si parla con un avversario perché è un nemico? Perché se funziona così l’abbiamo già persa la democrazia”. Così Carlo Calenda dal palco del congresso di Azione, sottolineando che la sua è una “opposizione intransigente ma di merito, non credo che possa essere sola mente nutrita da attacchi personali, non è all’altezza della storia”.
Calenda ha immaginato un evento all’insegna dell’apertura e del dialogo tra le parti politiche, ma non ci sono gli “estremi” dell’arco parlamentare. “Sono contento di avere oggi qui la presidente del Consiglio, perché difendere l’Ucraina e mandare aiuti a Kiev stando al governo, signori, non è una cosa né popolare né facile e io voglio riconoscerla”, ha detto il leader di Azione. “Se fossi al posto di Giorgia Meloni – ha però aggiunto, parlando davanti alla premier – proverei a tenere questo rapporto fino all’ultimo, lo stanno facendo Macron e Starmer, che lo chiamano tutti i giorni, non ci inventiamo eccezionalismi, tutti stanno appresso agli Stati Uniti”.
Calenda contro il M5s: “Unico modo per avere a che fare con loro è cancellarli”
“Chi dice che esiste la pace senza la forza non conosce la storia o è un pusillanime che vuole lucrare, se chi lo dice ha sprecato miliardi sui bonus edilizi è un mentitore seriale”. Calenda fa riferimento a Giuseppe Conte e alla posizione assunta dal M5s sulla politica estera. “Con quei 200 miliardi di euro il paese metteva a posto sanità, scuola e arrivava a 2 per cento per le forze armate ma li abbiamo dati ai ricchi per rifarsi le ville, bel provvedimento di sinistra. “L’unico modo per avere a che fare che con il M5s è cancellarlo. Amici del Pd ponetevi quindi voi il problema perché siete nel campo largo”.
Il Partito Democratico è stato rappresentato da Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo con un intervento in apertura, e sono previsti anche Paolo Gentiloni, Lorenzo Guerini e Francesco Boccia. Assente la segretaria Elly Schlein.
Meloni: “Azione forza politica che si confronta e che non ha paura di condividere le soluzioni”
“Abbiamo fatto un po’ discutere, con questa presenza, forse dovrebbe interrogarci sul perché un normale confronto faccia discutere. Ho letto cose bizzarre, come la teoria secondo cui volevo concedermi una scorribanda tra i moderati. Dopo l’intervento di Calenda porto io moderazione. O cose surreali come quella che vengo qui per dare segnali agli alleati, che vorrei sostituirli. In Italia si passa dalla criminalizzazione dell’avversario a fare un governo insieme. Io sono qui per una ragione banale ma anche più profonda: io vengo da una storia politica di una comunità che ha fatto il confronto con le idee anche più distanti la cifra della propria dimensione senza che potesse mettere in discussione l’identità. La politica si fonda su questo”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al congresso di Azione.
“Azione è una forza politica che si confronta sulle cose, che non ha paura di condividere le sue soluzioni, metterle a disposizione degli altri e della Nazione, quindi la capacità di guardare al risultato più che al posizionamento, sono qui anche per questo”, ha detto Meloni. “Nell’intervista io ho detto che sto sempre con l’Italia, ho detto che il nostro ruolo deve essere quello di rafforzare l’unità dell’Occidente. Ho sentito leader dire che Schlein invocare la rottura con Trump e ho sentito leader dire che non dobbiamo militarizzarci, ma non ho capito allora quale sia la proposta”, ha detto Meloni. La presidente del Consiglio si scaglia contro “chi vive di dogmi ideologici”.

