Agricoltura

Dal personale precario all’emergenza idrica, la denuncia dei Consorzi di Bonifica

Il dramma dell’emergenza idrica e della siccità in Sicilia continua e con esso le richieste d’intervento dei rappresentanti degli addetti ai lavori, in stato sempre più precario e in attesa di un adeguato sostegno dalle autorità preposte. “Chiediamo di procedere all’avvio contestuale ed immediato di tutto il personale operaio a tempo determinato degli 11 Consorzi di Bonifica” e “di avviare un tavolo straordinario e urgente della Commissione Attività Produttive III” per discutere di problemi attuali, potenziali emergenze e soluzioni da adottare.

Questo si legge in una delle ultime lettere del sindacato SI.F.U.S CONF.A.L.I ai componenti della Commissione Attività Produttive III dell’Ars, ai rappresentanti dei Consorzi siciliani, all’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino e agli onorevoli Vitrano Gaspare e Vincenzo Figuccia.

I problemi dei Consorzi di Bonifica, da personale a siccità

SI.F.U.S CONF.A.L.I chiede l’avvio urgente del personale operaio per far fronte alle “gravi carenze idriche e irrigue dell’anno 2023. Il sindacato denuncia come in Sicilia sussistano “esigenze oggettive territoriali” che richiedono una particolare attenzione da parte delle autorità, il tutto a tutela non solo dei lavoratori ma anche di uno dei settori economici più importanti della Sicilia.

In più, il sindacato denuncia una situazione difficile sul fronte della gestione della siccità in Sicilia. Il dato è chiaro e allarmante: l’isola è sottoposta a siccità strutturale crescente per oltre il 70% e i dati sulle piogge degli ultimi mesi preannunciano il concreto rischio di “dover razionare l’acqua già dal prossimo mese di maggio”. E a questo problema – enorme per i Consorzi di Bonifica e per tutto il settore primario – si aggiunge la scarsa preparazione di fronte a cambiamenti climatici con “effetti calamitosi sempre più violenti, ripetitivi e devastanti”.

E c’è un altro problema che i Consorzi di Bonifica denunciano a gran voce: le reti idriche e dighe inadatte e – contestualmente – lo sversamento continuo delle acque in mare e lo sversamento di acque “non correttamente regimate”, che causa un “uso irrazionale” delle risorse idriche disponibili. Uno spreco che la Sicilia, con campi da irrigare e invasi artificiali degli agricoltori da riempire, non può certo permettersi.

Il punto della situazione

Nelle scorse settimane (in particolare gli scorsi 16 e 24 febbraio) – visti gli evidenti problemi che ostacolo l’attività dei Consorzi di Bonifica – SI.F.U.S CONF.A.L.I ha sollecitato i direttori generali Giuseppe Barbagallo e Giovanni Tomasino e i commissari straordinari Giuseppe Spartà e Baldassare Giarraputo ad “attivarsi con celerità alla riorganizzazione del personale operaio a tempo determinato per avviare tutto il personale per garantire la sicurezza dei siti consortili, tenendo conto delle responsabilità civili e penali, derivanti dalla mancata manutenzione da predisporre per la Bonifica dei comprensori irrigui per la migliore regimazione delle acque, vista la grave carenza idrica ed irrigua”.

Immagine di repertorio