Il presidente Filippo Nasca: "Al momento nessun illecito, solo anomalie. Ma va approfondita la genesi di quei bandi". Che intanto vengono sospesi.
Troppi parenti, tra gli idonei a quei concorsi. E così, scatta lo “stop” alle procedure al Consorzio autostrade siciliane. Anomalie sono state riscontrate su una dozzina di selezioni, soprattutto per il reclutamento di volta in volta di una o due figure da inserire in organico. “Nessuna prova di illecito – spiega il presidente dell’Ente, Filippo Nasca – ma bisognerà verificare come sono andate le cose”.
Quali sono i concorsi “sospetti”
A essere state sospese sono le procedure concorsuali in fase di espletamento, avviate fra il 2021 ed il 2022. Fra i vincitori o gli idonei di alcune prove espletate risulterebbero diversi candidati con rapporti di parentela con dipendenti in servizio o con altro personale in atto utilizzato dall’Ente.
Al momento – afferma Nasca – confermo piena fiducia sia nelle commissioni di concorso che si stanno occupando delle procedure, sia nel personale dell’ente che si occupa in via amministrativa dei concorsi. Tuttavia, per ovvie ragioni di trasparenza, appare necessario verificare questa anomalia, prima di concludere le procedure di reclutamento”.
Una dozzina di selezioni
Sarebbero però una dozzina le selezioni su cui adesso si allungano ombre. L’esito di una di queste, ad esempio, ha visto quattro idonei su sei con rapporti di parentela con dipendenti già in servizio al Cas. E adesso, l’ente stima in almeno una ventina i nominativi “sospetti”.
“Approfondire la genesi di quei bandi”
“Non è il momento dei polveroni – puntualizza Nasca – ma adesso bisognerà verificare come siano successe alcune cose”. E in particolare, il modo col quale sono stati “disegnati” quei concorsi: “Va approfondita – spiega Nasca – la genesi di quei bandi, come erano strutturati”. E la nuova governance del Cas si è già messa in moto, con l’imminente nomina di una commissione che si occuperò proprio di verificare la correttezza di queste procedure. “Al termine della verifica che si svolgerà nel corso dei trenta giorni di sospensione, il Consiglio direttivo deciderà se annullare quelle procedure o se portarle a termine regolarmente”.