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Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano contro Marsilio e Salvini

Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano contro Marsilio e Salvini

Esternazione inappropriata del governatore e offensiva del ministro

Milano, 29 mag. (askanews) – “Meno male che il Montepulciano d’Abruzzo Doc esporta più del Vino Nobile di Montepulciano Docg, visto che la produzione della Doc abruzzese supera i 100 milioni di bottiglie, contro i 7 milioni del Vino Nobile di Montepulciano”. Usa l’ironia il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano per replicare alla affermazione del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, durante un incontro ufficiale con il ministro e vicepremier Matteo Salvini.

Ironia a parte, in una nota l’ente consortile senese definisce “completamente inappropriata e inopportuna l’esternazione del governatore, dal momento che da oltre dieci anni i due Consorzi hanno avviato un dialogo che nel 2012 ha portato ad un accordo sottoscritto dal ministero delle Politiche Agricole (allora guidato da Mario Catania), e le Regioni di riferimento”.

“Documento di ‘collaborazione’ che purtroppo, soprattutto sul fronte abruzzese, evidentemente non ha mai trovato troppa responsività nella pratica dei fatti e l’episodio di ieri ne è l’ennesima conferma” prosegue il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano che, in merito alla risposta del ministro Salvini, sottolinea che “sarà eventualmente la politica a prendere atto di questa infelice affermazione da parte di un alto rappresentante della Repubblica Italiana”.

Il Consorzio, rappresentando la totalità dei produttori di Vino Nobile di Montepulciano, “si astiene dal fare commenti politici, pur considerando l’esternazione (“I toscani hanno rotto le palle”, ndr) grave e offensiva nei confronti dei cittadini toscani e delle migliaia di aziende vitivinicole della regione che rappresentano l’Italia nel mondo, e che grazie al loro impegno attirano nello Stivale milioni di visitatori all’anno contribuendo a rafforzare un comparto, quello del turismo, che rappresenta una importante voce nell’assetto economico nazionale”.

“Approfittiamo di questa occasione per invitare nuovamente a Montepulciano il ministro Salvini, questa volta fuori da campagna elettorale, per conoscere da vicino la realtà poliziana e l’altissima qualità dei prodotti del territorio con in testa il Vino Nobile di Montepulciano” prosegue il consorzio toscano, “ribadendo con forza che la ‘querelle’ con l’Abruzzo non può essere risolta solo da un lato. Proprio per questo, oltre che per la pluricentenaria storia che lega il vino toscano alla sua città, Montepulciano, – ricorda – ha portato avanti un percorso con la Regione Toscana fino alla modifica del Disciplinare di produzione nel 2021 con l’obbligatorietà di inserire in etichetta ‘Toscana’, proprio per venire meno alla confusione di mercato che si crea tra le due Denominazioni, riaffermando che il Vino Nobile di Montepulciano è rappresentativo di un territorio toscano e sinonimo di altissima qualità”.