Consumi, inflazione e incertezza frenano intenzioni di acquisto

Consumi, inflazione e incertezza frenano intenzioni di acquisto (-9,7%): solo 1 italiano su 5 ritiene sia momento giusto

Consumi, inflazione e incertezza frenano intenzioni di acquisto (-9,7%): solo 1 italiano su 5 ritiene sia momento giusto

Redazione  |
venerdì 14 Ottobre 2022

Al contempo continua a crescere il numero di persone che percepiscono prezzi 'molto in crescita': la percentuale sale al 66%

Inflazione e incertezza frenano le intenzioni d’acquisto a tre mesi che crollano mediamente del 9,7% rispetto al mese precedente. Secondo l’Osservatorio Findomestic, realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra, a fine settembre solo 1 italiano su 5 (lo scorso anno a novembre era quasi 1 su 2) ritiene che oggi sia un momento propizio per fare acquisti, il punto più basso degli ultimi 2 anni. Al contempo continua a crescere il numero di persone che percepiscono prezzi ‘molto in crescita’: la percentuale sale al 66% quando nello stesso periodo del 2021 non si andava oltre il 26%.

Prezzi e inflazione sono ormai prima preoccupaione degli italiani

I prezzi e l’inflazione sono ormai dallo scorso aprile stabilmente la prima preoccupazione degli italiani (49% delle preferenze) insieme al timore di una recessione (dal 41 al 46% in 2 mesi) e da questo mese anche la paura del rischio nucleare entra nella top ten delle preoccupazioni (avvertita dal 18% degli intervistati). Il 23% degli italiani continua a temere la sospensione delle forniture energetiche e il 66% vive l’incubo bollette paventando aumenti sostanziosi: per il 41% l’incremento sarà tra il 10 e il 20%, per il 18% tra il 40 e il 50%, mentre il 7% si aspetta un raddoppio.

“In questo contesto, tra inflazione e crisi energetica – ha commentato Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic – la stragrande maggioranza degli italiani (91%) si aspetta un autunno difficile. Per contenere i costi quasi la metà degli intervistati dichiara di essere intenzionata a ridurre il riscaldamento (48%) e a tagliare consumi energetici e spese non necessarie (43%). Per il 38% non si tratterà di un’opzione ma saremo costretti a ridurre l’uso di gas ed elettricità a causa di razionamenti imposti dall’alto”.

In aumento solo l’intenzione di acquistare auto usate

In questo scenario di incertezza e preoccupazione disegnato dall’Osservatorio Findomestic di ottobre, soltanto le intenzioni d’acquisto di auto usate sono in lieve aumento (+1,9%) e non certo in grado, restando in tema di mobilità, di compensare il -18,7% delle auto nuove e il -23% dei motoveicoli. Anche gli acquisti di veicoli alternativi hanno subito uno stop: e-bike a -11,2% e monopattini elettrici a -10,7%. Dopo aver toccato il mese scorso i livelli più alti dell’anno torna in negativo, seppur con flessioni piuttosto contenute, la tecnologia (PC -3,3% e tablet -4%, telefonia: -7,1%).

Anche gli elettrodomestici (grandi a -1,6% e piccoli a -4,8%) riescono a limitare i danni. La propensione a ristrutturare casa arretra del 5,3% rispetto al mese precedente così come altri segmenti di mercato collegati: caldaie a condensazione e biomassa -5,3%, pompe di calore -8,2%, isolamento termico -9,7%, impianti fotovoltaici e termici -12,5% e infissi a -15,3%.

Le intenzioni di acquistare una nuova casa – solo un mese fa sembrava potesse essere il ‘bene rifugio’ degli italiani – scendono del 27,3% e con essa anche la propensione all’acquisto di mobili (-5,4%), segmento che si mantiene comunque su livelli elevati.

In sofferenza pure l’elettronica di consumo (tv e hi-fi) con intenzioni d’acquisto a – 8,1% così come il comparto del tempo libero: viaggi a -10%, attrezzature sportive a -9,5% e attrezzature per il fai-da te a -11,1%). Per l’Osservatorio Findomestic di ottobre è stabile la propensione degli italiani all’utilizzo del credito al consumo: 3 su 10 pensano di acquistare un bene a rate nei prossimi 3 mesi.

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