L'analisi condotta da Altroconsumo finalizzata a evidenziare le proposte più vantaggiose sul mercato.
Un’analisi approfondita dei conti correnti italiani è stata condotta da Altroconsumo per il Corriere della Sera, finalizzata a evidenziare le proposte più vantaggiose oggi sul mercato. Per farlo è stata effettuata una simulazione, indicando un conto tipo, con giacenza media di 4mila euro, sul quale viene accreditato uno stipendio ed è sfruttato per la domiciliazione bancaria del pagamento delle bollette.
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Nell’arco di un anno, inoltre, i soldi che circolano su questo conto presunto garantiscono il pagamento di 12 rate del mutuo, con il titolare che opera prelievi allo sportello e 10 bonifici su conti di altre banche.
Ecco la situazione di partenza e quali sono le proposte più interessanti per quanto riguarda i conti correnti più convenienti.
L’analisi dei 10 grandi istituti bancari
Altroconsumo ha portato avanti un’analisi su conti correnti proposti da un totale di dieci istituti bancari. Parliamo di Banco Bpm, Bnl Bnp Paribas, Bper, CheBanca!, Credem, Crédit Agricole, Intesa Sanpaolo, Mps, Poste Italiane e Unicredit.
Per quanto riguarda il Bancomat, un tempo veniva offerto gratuitamente: oggi il canone medio è di 10,80 euro, con un netto aumento registrato nell’arco del 2023, se si considera la media di gennaio dello scorso anno, pari a 9,190 euro. La differenza rispetto al passato, che giustifica in parte il costo di gestione, sta nel fatto che si tratti di Bancomat internazionali, che si poggiano su ben altro sistema, considerando anche il mondo degli acquisti online e la tecnologia contactless.
Registrati aumenti anche sul fronte delle carte di credito: +3,13%, con una media di 51,36 euro. Sempre più diffuso, inoltre, il pagamento delle spese connesse alla pubblica amministrazione: il costo medio è oggi di 1,77 euro, in aumento del 4,5% rispetto a gennaio 2023. Lo stesso vale per chi decide di affidarsi allo sportello bancario per il pagamento di bollette, multe e altro, ovviamente con addebito su conto e non in contanti: 3,39 euro di media, con un aumento del +10,8%.
In mezzo a tutti questi aumenti, si registra invece una diminuzione della commissione relativa al bonifico allo sportello: scende del 6%, con una media di 5,19 euro. Per quanto riguarda i tassi, salgono i costi per i correntisti che vanno in rosso: il tasso passivo su quello che risulta essere lo scoperto è al 18,24%. Un aumento considerevole, se considerato il tasso di gennaio 2023 di 17,79%.
Quali sono i conti correnti meno cari
Finora, abbiamo concentrato la nostra attenzione su 10 grandi banche, così da ottenere una media degli aumenti, ora ci focalizziamo sulla simulazione su più larga scala condotta da Altroconsumo. Si è fatto riferimento a ben 297 istituti bancari, tenendo fuori dall’analisi eventuali promozioni, così da capire quali sono i conti correnti convenienti.
Il primato spetta alle banche con tasso attivo:
- Banca Sistema: 1,5 lordo e 1,11% netto;
- Banca Progetto: 0,25% lordo e 0,19% netto;
- Banca Ifis: 0,20% lordo e 0,15% netto;
- Ibl Banca: 0,10% lordo e 0,07% netto.
L’analisi scende nel dettaglio, evidenziando come Banca Sistema abbia il suo focus principale in SI conto! Corrente, proposta che garantisce 44,40 euro annui al cliente, tenendo conto della ritenuta del 26%. Banca Progetto punta invece su Conto Key, con guadagno annuale di 7,40 euro, che cala verso quota 5,92 con Rendimax di Banca Ifis.
Per quanto riguarda il mondo bancario tradizionale, si impone Ibl Banca con Controcorrente-Semplice, che garantisce un guadagno di 2,96 annui.