PALERMO – Tre città siciliane, grazie a un finanziamento pubblico, hanno deciso di tenere gli occhi puntati sulle vulnerabilità dei minori e, di conseguenza, delle loro famiglie, nel tentativo di prevenire e contrastare le diverse forme di violenza sessuale di cui possono essere vittime, anche solo potenziali. I Centri per le Famiglie di Siracusa, Noto e Messina, infatti, hanno partecipato all’Avviso pubblico “Insieme si vince”, emanato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 20 febbraio di quest’anno.
Il Dipartimento ha stanziato circa 6 milioni di euro, impegnandoli sul capitolo di spesa 519 del bilancio della Presidenza dedicato alle attività di contrasto alla pedofilia, destinando 40.000 euro a ciascun centro per le famiglie a titolarità pubblica che, in un range limitato di tempo (due giorni, dal 5 al 7 maggio), avesse presentato domanda, purché fossero centri già attivi e dotati di locali fisici. Alla chiamata di Palazzo Chigi hanno risposto, in tutto il territorio nazionale, 124 enti pubblici per un totale di 141 centri ipoteticamente beneficiari.
Trentotto sono stati i Centri esclusi dal progetto, la maggior parte dei quali per l’assenza di requisiti strutturali; un Comune ha rinunciato in corso d’opera, pochi sono gli esclusi per errori formali nella procedura. Per inoltrare la richiesta, infatti, era sufficiente compilare un form, dove indicare in modo generico quale tipo di attività si intendeva promuovere attraverso i fondi eventualmente ottenuti. In particolare, oltre alla previsione obbligatoria di iniziative di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno dell’abuso sessuale dei minorenni, online e offline, ciascun centro doveva scegliere in alternativa se predisporre dei servizi di ascolto per i genitori e i minorenni vittime di abusi o se dare il via a percorsi di educazione digitale. In totale 102 Centri per le famiglie risultavano, in base all’elenco provvisorio pubblicato dal Dipartimento il 12 agosto, potenziali assegnatari delle somme.
I Centri per le Famiglie di Siracusa, Noto e Messina riceveranno 40.000 euro
Nella lista definitiva del 22 settembre, invece, il numero di centri beneficiari del finanziamento è salito a 103, essendo stata riammessa la domanda di un’azienda speciale beneventana. Tutti e tre i centri siciliani candidati sono risultati idonei a ricevere i 40.000 euro e, pertanto, sono stati chiamati a predisporre un piano operativo più dettagliato, per implementare il quale avranno a disposizione 12 mesi. Se, ad esempio, il Centro per le famiglie del Distretto socio sanitario 26 di Messina – come ci ha anticipato l’assessore comunale al ramo Alessandra Calafiore – si impegnerà a garantire interventi a favore dei minori vittime o potenziali vittime di violenza sessuale tramite anche la realizzazione di laboratori di educazione digitale, la scelta del Centro Famiglia 48 di Siracusa è stata quella di aggiungere anche l’attivazione di servizi di ascolto e sostegno psicologico e relazionale, con lo scopo di creare, secondo l’assessore areteuseo competente in materia Marco Zappulla, “spazi di fiducia dove sia possibile affrontare il disagio prima che diventi emergenza”.
Cosa sono i Centri per le famiglie
Cosa sono i Centri per le famiglie? I Centri per le famiglie a titolarità pubblica, avviati su spinta, anche finanziaria, della Regione siciliana, sono strutture locali che offrono servizi integrati per la famiglia; spazi, quindi, dove è possibile trovare sostegno per le attività quotidiane e per la gestione delle relazioni. Tutti i centri, infatti, sono composti da un team di esperti chiamati a rendere quei luoghi degli ambienti inclusivi, che possano facilitare l’accesso ai servizi sociali in senso lato. Si tratta, quindi, di strumenti indispensabili per rinforzare i servizi dedicati alla genitorialità e alla promozione dello sviluppo di reti familiari, secondo la visione politica dell’amministrazione messinese.
Fa eco l’assessore Zappulla, che ha spiegato, al Quotidiano di Sicilia, quanto per l’Amministrazione Italia sia stato necessario predisporre e mantenere un “luogo pubblico, stabile e accessibile, capace di offrire sostegno reale alle famiglie”. “Il Centro per le Famiglie” – continua l’assessore Zappulla – “rappresenta un presidio che Siracusa non intende perdere. Per noi investire sulle famiglie significa investire sul futuro stesso di Siracusa. E una città che sostiene i propri genitori e i propri figli è una città che cresce, che si rinnova e che sceglie ogni giorno di restare unita”.

